Concorsi ordinari 2023, in arrivo integrazione di 14.438 posti. Anief: “Serve quadro delle disponibilità suddiviso per regioni e classi di concorso”

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Il Ministero dell’istruzione e del merito ha informato le organizzazioni sindacali di aver inoltrato al MEF e la richiesta di integrazione dell’autorizzazione all’avvio dei concorsi ordinari per mettere a bando ulteriori 14.438 unità, da sommare alle oltre 30mila già autorizzate. Si tratta dei posti rimasti vacanti al termine delle immissioni in ruolo per l’a.s. 2023/2024.

Ai timori, espressi dalla parte sindacale, che questa richiesta – pur necessaria – comporti ulteriori ritardi nella pubblicazione del bando, il Direttore generale per il personale scolastico, Filippo Serra, ha risposto assicurando che questa autorizzazione sia del tutto irrilevante sulla tempistica. La delegazione ANIEF, composta dai segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha chiesto di conoscere quanto prima il quadro delle disponibilità suddiviso per regioni e classi di concorso.

Dopo aver ricordato al Ministero che si dovranno comunque garantire i posti da assegnare ai vincitori dell’ordinario 2020 le cui GM sono state pubblicate in ritardo, ANIEF ha chiesto anche di prevedere la priorità nella scelta sede per coloro che saranno assunti dalle GM 2020. Dai dirigenti ministeriali nessuna previsione sulla data di pubblicazione del bando dei concorsi ordinari. Alla luce delle palesi difficoltà che comporta l’organizzazione dei concorsi docenti, ANIEF ha ribadito la necessità di ripensare il sistema di reclutamento attraverso l’utilizzo del doppio canale, confermando l’utilizzo dalla prima fascia GPS per le assunzioni sui posti di sostegno ed estendendolo anche ai posti curricolari. Indispensabile, inoltre, utilizzare tutte le graduatorie concorsuali già disponibili fino al loro esaurimento, ad iniziare da quella del concorso straordinario bis da integrare con tutti coloro che vi hanno preso parte.

 

Durante l’incontro sono stati illustrati anche i contenuti del decreto interministeriale che disciplina i compensi per i presidenti, i componenti, i segretari delle commissioni dei concorsi banditi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Su questo, oltre all’assenza della possibilità di esonero o semiesonero per i commissari, è stata qualificata come del tutto irricevibile la previsione di una retribuzione differenziata a seconda della platea cui si riferisce il concorso. Su tali basi, in sostanza, i commissari dei concorsi per infanzia e primaria guadagnerebbero meno dei colleghi inseriti nelle commissioni della scuola secondaria: una scelta non solo inaccettabile ma anche autolesionista, considerato che una simile decisione, nel malaugurato caso fosse confermata, rappresenterebbe senza dubbio motivo di ulteriore difficoltà per la costituzione delle commissioni in quanto elemento fortemente disincentivante. ANIEF, dal canto suo, ha già annunciato al ministero che se questa ipotesi fosse confermata reagirà nelle opportune sedi contro una disposizione così palesemente discriminatoria.

 

A margine dell’incontro, infine, il Ministero ha informato le organizzazioni sindacali dell’imminente proroga di un anno dei termini di cui al DM 62/2022 sulla validità delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico. La proroga si è resa necessaria, spiegano da Viale Trastevere, per completare la valutazione degli enti certificatori già inseriti nell’elenco di quelli qualificati. Non sono invece previsti nuovi inserimenti dal momento che a seguito delle candidature presentate nessuno dei soggetti proponenti è stato ritenuto idoneo dalla commissione valutante.

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