Concorsi in itinere e in arrivo entro il 2024 per docenti, dirigenti e DSGA. GUIDA COMPLETA (dettagli e scadenze)

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Il nuovo anno scolastico 2024/2025 alle porte indica metaforicamente lo spartiacque tra il periodo dei concorsi per il personale scolastico in itinere in questi mesi estivi e i concorsi che saranno banditi il prossimo autunno ed entro il 2024. Tra quelli in arrivo, i concorsi docenti 2024/2025, DSGA (ordinario) e dirigenti tecnici; in itinere i concorsi PNRR docenti 2023 e docenti religione cattolica, dirigenti (ordinario e riservato), ATA 24 mesi e DSGA facenti funzione

Concorso docenti 2024/2025 (in arrivo tra novembre e dicembre)

Le regole del concorso subiranno delle modifiche

Il concorso si articolerà in prova scritta, prova orale e valutazione titoli ma il Decreto Scuola n. 71/2024 convertito nella legge 106/2024 stabilisce che solo un numero di candidati pari al triplo dei posti disponibili per ogni regione e classe di concorso potrà superare la prova scritta, a condizione che raggiungano un punteggio minimo di 70 su 100.

Requisiti di accesso

I candidati che potranno partecipare al concorso dovranno possedere uno dei seguenti requisiti:

  • Laurea di accesso alla classe di concorso e abilitazione;
  • Laurea di accesso alla classe di concorso più tre anni di servizio svolti negli ultimi cinque, con almeno un anno specifico per la classe di concorso;
  • Laurea più 24 CFU ottenuti entro il 31 ottobre 2022;
  • Laurea più almeno 30 CFU dei 60 necessari per l’abilitazione.
  • Abilitazione o diploma per ITP

Struttura delle prove

La prova scritta avrà una durata di 100 minuti e comprenderà 50 domande così suddivise:

  • 10 quesiti in ambito pedagogico;
  • 15 quesiti in ambito psicopedagogico, con particolare attenzione agli aspetti legati all’inclusione;
  • 15 quesiti in ambito didattico-metodologico, inclusi gli aspetti relativi alla valutazione;
  • 5 quesiti sulla conoscenza della lingua inglese a livello B2;
  • 5 quesiti sugli strumenti informatici.

La prova orale, della durata di 45 minuti, valuterà le conoscenze e competenze del candidato nella disciplina richiesta per la classe di concorso o tipologia di posto. Durante la prova verranno anche valutate le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento, potenzialmente attraverso un test specifico.

Per coloro che hanno almeno tre anni di servizio negli ultimi dieci anni nelle scuole statali, di cui uno specifico, è prevista una riserva del 30% dei posti qualora il numero dei posti banditi sia pari o superiore a 4.

I posti a disposizione, allo stato attuale, potrebbero essere circa 19.000, da distribuire per classe di concorso e regione.

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Concorsi docenti PNRR 2023 (in corso)

Si tratta delle procedure indette con DDG n. 2576/2023 per infanzia primaria e DDG n. 2575/2023 per la scuola secondaria. Le graduatorie pubblicate entro il 31 agosto 2024 potranno essere utilizzate per la fase ordinaria delle assunzioni.

Sono stati invece accantonati i posti per le graduatorie che saranno pubblicate tra il 1° settembre e il 10 dicembre 2024. Alcune graduatorie – lo sappiamo già – non potranno essere pubblicate entro quella data, per cui le relative assunzioni scatteranno  nel 2025/26.

Ricordiamo che le  graduatorie includono esclusivamente i docenti vincitori, cioè coloro che rientrano nel numero di posti messi a bando. Tuttavia, la graduatoria può essere integrata con i candidati “idonei”, ossia coloro che hanno superato le prove con i punteggi minimi richiesti, nel caso in cui si verifichino rinunce all’immissione in ruolo. Questa integrazione è comunque limitata al numero di posti previsti dal bando.

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Concorso straordinario docenti religione cattolica (in corso)

Domande chiuse lo scorso 8 luglio, i posti a bando sono

I posti messi a bando sono in totale 4.500, così suddivisi:

Le domande presentate sono oltre 13mila, più o meno equamente distribuite tra le due procedure (non ci sono ancora dettagli in merito).

Il concorso si articolerà in

  • prova orale didattico-metodologica e
  • valutazione dell’anzianità di servizio e dei titoli di qualificazione professionale. Il Ministero  dovrebbe emanare una nota di chiarimenti per dare uniformità alle procedure nei diversi USR.

Le date di svolgimento della prova orale non sono ancora note.

Il calendario della prova orale didattico-metodologica, con la relativa modalità di svolgimento, l’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati, sarà comunicato dagli USR presso i quali si svolgono le prove tramite avviso pubblicato sul Portale Unico e nei rispettivi siti istituzionali.

La prova avrà una durata massima complessiva di trenta minuti, finalizzata ad accertare la preparazione del candidato sulle problematiche educative e la preparazione didattica e metodologica come quadro di riferimento complessivo. Sono esclusi i contenuti specifici dell’insegnamento della religione cattolica.

La prova valuta inoltre la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese nonché l’utilizzo pratico delle tecnologie digitali.

Concorso ordinario dirigenti scolastici (in corso)

Dopo lo svolgimento della prova preselettiva suppletiva svolta lo scorso 30 luglio per candidate che alla data del 23 maggio avevano chiesto il differimento per gravidanza/allattamento o candidati in possesso di cautelare per l’ammissione al concorso, gli USR stanno pubblicando gli elenchi definitivi dei candidati ammessi alla prova scritta. Alla preselettiva hanno partecipato 24.944 candidati, in competizione per 587 posti disponibili suddivisi tra le diverse regioni.

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Meccanismo di ammissione alla prova scritta

Secondo l’art. 6 comma 9 del Decreto, alla prova scritta sono ammessi i candidati che hanno superato la preselezione con un punteggio che li colloca entro il triplo dei posti disponibili per ogni regione. Sono ammessi anche i candidati che hanno ottenuto lo stesso punteggio dell’ultimo ammesso e i soggetti esonerati dalla preselettiva.

Dettagli sui punteggi e regioni

Per ogni regione, sono stati resi noti i punteggi minimi necessari per accedere alla prova scritta.

  • Abruzzo: Punteggio minimo 37 per 12 posti a bando;
  • Calabria: Punteggio minimo 37, 64 candidati ammessi dopo la suppletiva;
  • Campania: Punteggio minimo 40 per 34 posti;
  • Lombardia: Punteggio minimo 36 per 156 posti, confermato anche dopo la suppletiva;
  • Marche: Punteggio minimo 38 per 14 posti, con nessuna modifica dopo la suppletiva;
  • Veneto: Punteggio minimo 35 per 72 posti, la prova suppletiva è andata deserta.

Questi punteggi possono subire variazioni a seguito di ulteriori accertamenti e eventuali prove suppletive, di cui verrà data comunicazione ufficiale.

Prossime fasi del Concorso

Superata la fase preselettiva, i candidati ammessi dovranno prepararsi per affrontare la prova scritta per la quale non è stata ancora calendarizzata una data.

Concorso riservato dirigenti scolastici (in corso)

Pubblicata la graduatoria definitiva

Il 9 agosto è stata resa disponibile sul sito InPA la graduatoria definitiva relativa al concorso riservato per dirigenti scolastici, come previsto dal DM n. 107/2023. Insieme alla graduatoria, è stato pubblicato anche l’avviso che comunica l’apertura delle funzioni per la scelta della sede regionale.

Validità della graduatoria

Secondo quanto stabilito dall’articolo 5, comma 11-quinquies, del decreto-legge n. 198 del 2022, la graduatoria attuale, che si aggiunge a quella del concorso indetto con il decreto Miur n. 1259 del 23 novembre 2017, resterà valida fino all’anno scolastico 2025/2026. Le immissioni in ruolo saranno effettuate fino all’esaurimento della stessa.

Scelta della sede regionale

L’avviso specifica che sono disponibili 519 posti di dirigente scolastico nelle seguenti regioni: Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana e Veneto.

Assegnazione delle sedi

I candidati vincitori saranno assegnati ai ruoli regionali in base alla posizione in graduatoria e alle preferenze indicate, compatibilmente con i posti vacanti disponibili in ciascun Ufficio Scolastico Regionale. Nel caso in cui un candidato non presenti la domanda entro i termini e con le modalità previste, verrà assegnato d’ufficio a una sede regionale.

Il TAR sospende le nomine dei vincitori

Il concorso riservato per dirigenti scolastici bandito nel 2022 sembrava giunto alla conclusione con la pubblicazione del decreto contenente la graduatoria finale dei candidati, che assegnava 519 posti a partire dal 1° settembre 2024. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito aveva pubblicato l’elenco degli oltre 2.000 candidati selezionati, suscitando un senso di sollievo tra i partecipanti, alcuni dei quali avevano espresso pubblicamente la loro gratitudine per il sostegno ricevuto.

Ricorso al TAR e sospensione delle nomine

La situazione ha subìto una svolta inattesa alla vigilia di Ferragosto. Circa 350 candidati provenienti da diverse regioni hanno presentato un ricorso al TAR del Lazio, ottenendo la sospensione della procedura di nomina dei vincitori. Questa decisione del Tribunale Amministrativo ha generato nuove incertezze sul futuro del concorso.

Il TAR ha sospeso l’avviso del Ministero dell’Istruzione e del Merito del 9 agosto 2024, con il quale si prevedeva l’assegnazione di 519 posti di dirigente scolastico in diverse regioni italiane, tra cui Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana e Veneto. L’iniziativa legale è stata promossa dal “Movimento Uniti nel Merito”.

Sempre il 14 agosto 2024, il TAR del Lazio ha emesso diciotto decreti cautelari sospendendo il Decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito n. 2187 del 9 agosto 2024. Questo decreto aveva approvato la graduatoria nazionale per la procedura di reclutamento riservata ai dirigenti scolastici, come previsto dal DM n. 107 del 2023.

Le argomentazioni dei ricorrenti

I ricorrenti sostengono che vi sia stata una “disparità di trattamento” tra i candidati della procedura di reclutamento del Decreto 2788/2023 e quelli del Decreto 1259/2017. Questi ultimi hanno avuto accesso a un corso intensivo di formazione previsto dal Decreto MIM n. 107/2023.

Inoltre, i ricorrenti lamentano l’incostituzionalità della procedura riservata e criticano un emendamento al Decreto Legge 71/2024, che ha destinato il 60% dei posti accantonati per il concorso ordinario alla procedura riservata. Questa modifica, secondo i ricorrenti, ha alterato gli equilibri delle procedure concorsuali, aggravando la situazione a causa delle tempistiche diverse dei due percorsi.

Prossimi sviluppi e possibili scenari

Il TAR discuterà il merito del ricorso il prossimo 5 settembre. Nel frattempo, il destino delle nomine rimane sospeso, e la conclusione del concorso potrebbe essere ulteriormente ritardata. Inoltre, i ricorrenti hanno manifestato l’intenzione di rivolgersi alla Corte Costituzionale qualora il TAR dovesse respingere le loro istanze, aprendo così la strada a un possibile nuovo grado di giudizio.

Concorso dirigenti tecnici (in arrivo)

Il 6 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 12 giugno, n. 109, che regola i concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato dei dirigenti tecnici con funzioni ispettive presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il decreto è emesso ai sensi dell’articolo 420, comma 7, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Il bando ufficiale è ora atteso.

Requisiti di partecipazione

Il concorso è aperto ai dirigenti scolastici e al personale docente ed educativo di ruolo con almeno 10 anni di servizio. Per partecipare, è necessaria una laurea magistrale o specialistica, oppure:

– Diploma di laurea secondo gli ordinamenti previgenti al decreto del 1999;
– Diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica;
– Diploma accademico di vecchio ordinamento insieme a un diploma di istituto secondario superiore.

Struttura delle prove

Il concorso prevede una possibile prova preselettiva, due prove scritte e una prova orale. La preselezione si terrà solo se il numero di candidati supera di dieci volte i posti disponibili.

  • Prima prova scritta: La durata è stabilita dal bando e consiste in sette quesiti a risposta aperta. Questa prova mira a verificare la preparazione culturale dei candidati sulle materie indicate nell’allegato B del regolamento;
  • Seconda prova scritta: Questa prova, di tipo teorico-pratico, valuta le competenze e la capacità di analisi del candidato attraverso la risoluzione di un caso pratico pertinente alle funzioni dei dirigenti tecnici;
  • Prova orale: Il colloquio verifica la capacità di elaborazione personale e di valutazione critica, oltre alla conoscenza delle materie previste e delle competenze indicate nel regolamento.

Punteggio e valutazione

Il punteggio massimo assegnabile dalle commissioni è di 210 punti, suddivisi come segue:

– 70 punti per la prima prova scritta;
– 70 punti per la seconda prova scritta;
– 60 punti per la prova orale;
– 10 punti per i titoli.

Materie d’esame

Prima prova scritta:

1. Un quesito su: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto internazionale (incluso il diritto dell’Unione Europea), diritto penale.
2. Un quesito su: contabilità di Stato, con riferimento al contesto scolastico.
3. Un quesito su: diritto civile, diritto del lavoro (pubblico e sindacale), normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
4. Un quesito su: didattica generale, sociologia generale.
5. Un quesito su: pedagogia generale e sociale, pedagogia speciale.
6. Due quesiti su: normativa e politiche educative e formative, inclusa l’organizzazione scolastica, l’autonomia scolastica, l’inclusione educativa, e altri aspetti rilevanti del sistema educativo.

Prova orale:

– Domande su diritto costituzionale, amministrativo, internazionale e penale.
– Domande su contabilità di Stato.
– Domande su diritto civile, diritto del lavoro e normativa sulla salute e sicurezza.
– Domande su normativa e politiche educative e formative.
– Domande su didattica generale, pedagogia e sociologia.

In aggiunta, la prova orale comprende la verifica delle competenze linguistiche in inglese (livello B2) e delle competenze informatiche, con una prova pratica sugli strumenti più comuni.

Concorso DSGA facenti funzione (in corso)

Le domande sono state presentate entro lo scorso 29 luglio.  La procedura è rivolta specificamente agli assistenti amministrativi che hanno svolto funzioni di DSGA (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi).

Requisiti di partecipazione

I candidati ammessi alla procedura devono appartenere al ruolo degli assistenti amministrativi e soddisfare uno dei seguenti criteri:

1. Laurea Magistrale: Possesso di una laurea magistrale tra quelle indicate nell’allegato 1 del decreto e almeno 5 anni di esperienza nell’area degli assistenti o nell’equivalente area del sistema di classificazione precedente.
2. Diploma di Scuola Secondaria di Secondo Grado: Possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado e almeno 10 anni di esperienza nell’area degli assistenti o nell’equivalente area del sistema di classificazione precedente.

Inoltre, è necessario aver svolto a tempo pieno le funzioni di DSGA per almeno tre anni scolastici completi, incluso l’anno scolastico 2023/2024, con incarico annuale.

Procedura di valutazione

La valutazione dei candidati si basa sui titoli posseduti, suddivisi nelle seguenti categorie (decreto n. 74 del 12 aprile 2024):

– Esperienza nell’area di provenienza (Tabella A): fino a 25 punti.
– Titoli di studio (Tabella B): fino a 25 punti.
– Competenze professionali (Tabella C): fino a 50 punti.

Il punteggio massimo complessivo è di 100 punti.

Posti disponibili per Regione

Il bando mette a disposizione un totale di 1.435 posti, distribuiti per regione. I candidati possono presentare domanda per una sola regione.

Graduatorie

Le graduatorie regionali saranno stilate in base alla valutazione dei titoli presentati dai candidati. Questa fase è cruciale per determinare l’ordine di priorità tra i partecipanti nella procedura di selezione.

Proclamazione dei vincitori

Dopo la formazione delle graduatorie, saranno proclamati vincitori i candidati che si posizioneranno all’interno del numero di posti disponibili per ogni regione. Il numero di posti disponibili varia a seconda della regione e riflette la suddivisione indicata nel bando.

Suddivisione dei posti

I posti destinati alla procedura valutativa sono distribuiti tra le varie regioni. I candidati possono concorrere per una sola regione, scegliendo quella di loro interesse al momento della presentazione della domanda.

Concorso ordinario DSGA (bando entro l’anno)

Dopo la procedura di mobilità verticale per i DSGA facenti funzione, il Ministero dell’Istruzione ha annunciato l’imminente pubblicazione del bando per il concorso ordinario DSGA. Questo bando, destinato alla nuova area dei funzionari e delle elevate qualificazioni, sarà pubblicato entro la fine del 2024, con le assunzioni previste a partire da settembre 2025.

Regolamento e requisiti di partecipazione

Il regolamento del concorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 ottobre 2022, rimane sostanzialmente invariato, anche se potrebbero esserci lievi modifiche per allinearsi con il nuovo CCNL e la nuova classificazione del personale ATA.

Per partecipare al concorso, i candidati devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • Cittadinanza: Essere cittadini italiani, di uno Stato membro dell’Unione Europea, o di un altro Stato, secondo quanto previsto dall’articolo 38 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • Titoli di Studio: Possedere un diploma di laurea, una laurea specialistica o magistrale tra quelle indicate nell’Allegato A del regolamento, oppure titoli esteri equivalenti riconosciuti secondo la normativa vigente.

Struttura del Concorso: prove e programmi

Il concorso prevede tre fasi principali:

  1. Prova scritta: Si svolgerà presso sedi decentrate con l’ausilio di strumenti informatici. Consiste in 60 quesiti a risposta multipla, suddivisi in diverse aree tematiche, come diritto costituzionale, diritto civile, contabilità pubblica, diritto del lavoro, legislazione scolastica, gestione amministrativa delle scuole autonome e diritto penale. La durata della prova è di 120 minuti;
  2. Prova orale: Riservata ai candidati che supereranno la prova scritta, verterà sulle stesse aree tematiche;
  3. Valutazione dei titoli: Effettuata solo per i candidati che avranno superato la prova orale, basandosi sui titoli dichiarati e la documentazione presentata.

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