Concorsi docenti 2024: si cercano commissari, ma non si dice quale sarà il compenso (e l’impegno)

Concorsi docenti di cui ai DDG n. 2575 e 2576 del 6 dicembre 2023: le domande per partecipare in qualità di Presidente e Commissario possono essere presentate entro il prossimo 26 gennaio 2024.
I docenti, i docenti AFAM, i dirigenti scolastici e i dirigenti tecnici che intendono proporre la propria candidatura dovranno proporre istanza attraverso il Portale Unico del reclutamento, raggiungibile all’indirizzo www.inpa.gov.it.
Per accedere alla compilazione dell’istanza occorre essere in possesso delle credenziali del Sistema Pubblico di identità digitale (SPID) o di quelle della Carta di Identità Elettronica (CIE) o, in alternativa, di un’utenza valida per l’accesso ai servizi presenti nell’area riservata del Ministero dell’istruzione e del merito, con l’abilitazione specifica al servizio “Istanze on Line (POLIS)”.
Il servizio è eventualmente raggiungibile anche attraverso l’applicazione “Concorsi e procedure selettive”, collegandosi all’indirizzo www.miur.gov.it, attraverso il percorso “Argomenti e Servizi > Servizi > lettera P > Piattaforma Concorsi e Procedure selettive, vai al servizio”. Le istanze presentate con modalità diverse non saranno prese in considerazione.
I professori universitari che intendono proporre la propria candidatura in qualità di presidenti di commissione produrranno analoga istanza direttamente all’Ufficio Scolastico Regionale di interesse, sulla base delle specifiche indicazioni fornite dallo specifico USR.
Avviso per concorso infanzia e primaria – Avviso per concorso secondaria –
Quale sarà il compenso e l’impegno richiesto ai commissari?
Certamente non è il primo concorso che si svolge negli ultimi anni ma è il primo concorso che ha una tempistica molto serrata in quanto le assunzioni previste per l’estate 2024 fanno parte del piano PNRR concordato a livello europeo.
E un secondo concorso, da bandire a settembre /ottobre 2024, incombe.
Obiettivo: assumere 70mila insegnanti con le nuove procedure di reclutamento entro il 31 dicembre 2025.
Dunque: le tempistiche saranno stringenti. Poiché non è previsto l’esonero per i commissari, questi devono comunque tenere in conto anche il contesto in cui è inserito il concorso e quali sono gli obiettivi e di conseguenza il ruolo richiesto.
Peccato che il Ministero avrebbe dovuto scrivere tutto ciò in un apposito decreto che, dopo il confronto con i sindacati, non ha più visto la luce.
Secondo quanto aveva segnalato la Flc Cgil, le tariffe stabilite variano in base al ruolo e al livello di istruzione del personale reclutato.
Compensi base (lordo dipendente)
a) euro 1.600,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento personale: docente della scuola dell’infanzia e primaria; docente diplomato degli istituti secondari di secondo grado; personale ATA appartenente al profilo di area B o categorie equiparate;
b) euro 1.800,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi per il reclutamento del seguente personale: docente laureato degli istituti secondari di secondo grado; docente di istituti secondari di primo grado; personale ATA appartenente ai profili di area C e D o categorie equiparate;
c) euro 2.000,00 per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi relativi al reclutamento dei dirigenti scolastici.
Il decreto prevede inoltre una variazione del 10% nel compenso per i presidenti delle commissioni esaminatrici (un aumento) e per i segretari delle commissioni stesse (una diminuzione). I membri aggiunti alle commissioni percepiranno il 50% del compenso base.
Compenso per elaborato
In aggiunta al compenso base, il decreto definisce un compenso integrativo legato alle prove scritte e orali condotte. Per esempio, per ogni elaborato esaminato o candidato intervistato, il compenso varia da 0,80 a 1,00 a seconda della categoria del concorso. Questi compensi vedono un incremento dell’80% qualora sia prevista una prova pratica nell’ambito della prova orale.
In caso di concorsi con correzione automatizzata, il compenso base viene ridotto al 60%, mantenendo inalterato il compenso integrativo per la prova orale e la prova pratica.
Compenso pieno solo ad una condizione
Il decreto prevede inoltre che, al fine di garantire la conclusione delle operazioni concorsuali nei termini stabiliti, il compenso scatta se la commissione conclude i lavori entro 120 giorni dalla pubblicazione dei risultati della prova scritta ed esamini almeno 125 candidati al mese o la totalità degli ammessi alla prova orale ove il numero sia inferiore.
Sarà veramente così?