Contratto scuola, Anief chiede subito 105 euro arretrati, recupero anno 2013 e più risorse: con la guerra prezzi e inflazione alle stelle

Anief – Il conflitto in Ucraina sta portando l’inflazione a livelli abnormi: tanti italiani stanno scivolando verso la povertà. Anche tra i lavoratori, soprattutto quelli della scuola che partono da uno stipendio già del 20% in meno rispetto a quelli medi della pubblica amministrazione. In questa situazione, diventa urgente rinnovare il prima possibile il contratto di categoria, scaduto da quasi 40 mesi, con uno stanziamento di risorse ben superiore a quel 4,02% proposto sinora. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in un’intervista all’agenzia Teleborsa.
“Aumentano i prezzi al consumo e l’inflazione, anche in maniera incredibile a causa della guerra – dice il sindacalista autonomo -, purtroppo il contratto non è solo scaduto da tre anni ma ha registrato un aumento dell’inflazione superiore ai 6 punti percentuali. Abbiamo chiesto al ministro dell’Università, Cristina Messa, e dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di inviare finalmente l’atto di indirizzo” per avviare subito dopo la trattativa con le organizzazioni sindacali.
Secondo Pacifico non c’è più tempo da perdere: “il personale scolastico ha bisogno di ricevere almeno questi arretrati, i famosi 105 euro. Dopodiché il governo è evidente che deve stanziare nuove risorse perché siamo lontani ancora dal recupero del costo della vita così come è cresciuto negli ultimi 10 anni” e che sta ulteriormente crescendo in queste ultime settimane a seguito del confluito in Ucraina.
Il leader dell’Anief, infine, ribadisce che nel nuovo contratto “non bisognerà dimenticare il recupero dell’anno 2013, il quale non può continuare ad essere un anno perduto” ai fini della carriera professionale.