Con il 5 in condotta scatta la bocciatura, pedagogisti contrari. Corsini: “Capriccio degli adulti, la situazione peggiorerà”. Mantegazza: “Modello di scuola vecchio e severo”

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Il Senato ha dato il via libera al disegno di legge Valditara, che introduce significative modifiche al sistema di valutazione degli studenti, focalizzandosi sul comportamento. Tra le principali novità: il voto in condotta che può incidere fino alla bocciatura, multe salate per chi aggredisce il personale scolastico, e il ritorno ai “giudizi sintetici” per la scuola primaria.

La svolta ha scatenato numerose critiche da parte di esperti e pedagogisti, preoccupati per un ritorno a metodi obsoleti e per l’assenza di un confronto con il mondo della scuola.

Le critiche al voto in condotta e ai “giudizi sintetici”

A Il Fatto Quotidiano, Cristiano Corsini, docimologo e professore all’Università Roma Tre, esprime forte preoccupazione: “Questo governo sta mettendo in discussione l’autonomia scolastica. Il voto in condotta è un capriccio adulto, un ritorno a un metodo che non ha mai funzionato. La situazione, che con i giudizi descrittivi era migliorata, peggiorerà”. Corsini sottolinea l’importanza della libertà di valutazione da parte dei docenti e la necessità di evitare la pigrizia nella valutazione in itinere.

Assenza di un pensiero pedagogico?

Sempre a Il Fatto Quotidiano, Raffaele Mantegazza, pedagogista dell’Università Bicocca di Milano, rincara la dose: “Siamo di fronte alla totale assenza di un pensiero pedagogico da parte della politica. Questo voto è una concessione ad un modello di scuola vecchio e severo, che cancella un percorso di sperimentazione e una nuova idea di bambino”. Mantegazza critica l’approccio demagogico e la mancanza di dialogo con il ministero.

Le altre novità del ddl Valditara

Oltre al voto in condotta e ai giudizi sintetici, il ddl prevede:

  • Multe fino a 10mila euro: per chi viene condannato penalmente per aggressioni al personale scolastico.
  • Sospensione e allontanamento: per studenti che commettono atti violenti o gravi violazioni del regolamento.
  • Percorsi educativi: per studenti con problemi di comportamento, in collaborazione con le famiglie.

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