Con classi da 23-24 alunni il nuovo anno parte con il piede sbagliato. Anief: costruire 200 nuovi istituti serve a poco

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Anief – Per evitare seri problemi alle lezioni del prossimo anno scolastico bisogna agire sul cosiddetto “dimensionamento, andando a revisionare i criteri” di formazione delle classi “per garantire alle famiglie la riapertura delle scuole in presenza e in sicurezza”: la richiesta arriva da Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief.

Negli ultimi due anni e mezzo, “purtroppo poco è stato fatto – ha detto il sindacalista all’agenzia Teleborsa – e anche l’idea di costruire” circa 200 nuove scuole con i fondi del Pnrr “di certo non risolve il problema del sovraffollamento delle classi. Qui lo vogliamo dire e ripetere: quand’anche riuscissimo ad avere 23-24 alunni per classe, laddove esistono ancora tante classi con 30-32 alunni, questo rapporto sarebbe comunque insufficiente, perché al tempo del Covid, con gli spazi chiusi, più di 15 alunni per classe non ci vanno”. E anche senza pandemia, comunque, non si rispetterebbero i parametri minimi sulla sicurezza, perché l’ampiezza delle nostre aule non è tale da poter contenere un così alto numero di alunni in aule che mediamente sono di 35 o al massimo 40 metri quadrati.

“Per questo – ha continuato Pacifico – bisogna rivedere anche gli organici del personale. Tra l’atro, in questo modo si andrebbero a migliorare anche gli apprendimenti degli alunni” che i rapporti Ocse-Pisa, ma anche lo stesso Invalsi, continuano a indicare in discesa. “Questa è l’ultima campanella per il governo, che deve agire, altrimenti qui si rischia di compromettere per la terza volta l’anno scolastico”, ha concluso il sindacalista autonomo.

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