Compiti per le vacanze, Rivoltella: “La scuola non lasci soli gli studenti. ChatGpt può aiutare con esercizi personalizzati e feedback immediati”
Tre studenti su quattro li considerano eccessivi, un peso inutile che grava sulle vacanze estive. I compiti a casa, da sempre croce e delizia degli studenti, tornano al centro del dibattito grazie a un sondaggio di Skuola.net che ha acceso i riflettori sul carico di lavoro domestico assegnato durante i mesi estivi.
Ma siamo sicuri che i compiti delle vacanze siano solo un retaggio del passato, da abolire senza rimpianti? Su Avvenire, Pier Cesare Rivoltella, professore di Didattica e Tecnologie dell’educazione all’Università di Bologna, invita a una riflessione più articolata.
Per Rivoltella, l’estate dovrebbe essere un periodo di riposo e di esperienze di apprendimento informale, soprattutto per i più piccoli. Alla scuola primaria, quindi, via libera a letture, viaggi e visite guidate, mentre alla scuola secondaria un programma di lavoro estivo può avere senso, ma a patto che sia personalizzato e tarato sulle esigenze di ogni studente.
Il rischio, infatti, è quello di creare disparità tra chi può permettersi ripetizioni private e chi, invece, si trova a dover affrontare da solo le proprie lacune. Per questo, secondo Rivoltella, è fondamentale che la scuola non lasci soli gli studenti durante l’estate, offrendo loro supporto e strumenti adeguati.
Una possibile soluzione, in questo senso, potrebbe venire dalla tecnologia. “Per i compiti a casa servirebbero supporti: griglie e fogli di accompagnamento dell’insegnante, attività di sportello estivo o bot automatici che facciano da tutor agli studenti”, suggerisce Rivoltella, che non esclude un ruolo anche per l’intelligenza artificiale.
ChatGPT, ad esempio, potrebbe essere utilizzata per generare esercizi personalizzati e fornire un feedback immediato agli studenti. Un’idea che potrebbe far storcere il naso a qualcuno, ma che Rivoltella invita a considerare senza pregiudizi, incoraggiando gli insegnanti a familiarizzare con le nuove tecnologie e a integrarle nella propria didattica.
In attesa che la “classe rovesciata”, con l’assimilazione dei concetti a scuola e l’esercizio a casa, diventi realtà, l’invito di Rivoltella è quello di ripensare i compiti delle vacanze non come un obbligo da abolire, ma come un’opportunità per consolidare l’apprendimento in modo efficace e personalizzato.