Compiti per le vacanze, parla lo scrittore Voltolini: “Una iattura, l’amore per i libri non può essere trasmesso come una costrizione”
Il dibattito sui compiti delle vacanze scolastiche si fa sempre più acceso, e a intervenire è Dario Voltolini, finalista al Premio Strega, che con la sua schiettezza ha attirato l’attenzione su un tema che tocca da vicino studenti e genitori. In un’intervista a La Repubblica, Voltolini esprime un’opinione netta: “Una iattura: se è vacanza, è vacanza.”
La sua esperienza da studente
Voltolini ricorda con ironia i suoi anni da studente, ammettendo di completare i compiti all’ultimo momento, “tutti negli ultimi giorni, ovviamente.” Con l’avvento del web, la situazione è diventata ancora più semplice, poiché “si può scaricare quasi tutto.”
Recupero dei debiti: un’eccezione necessaria
Quando si parla di studenti che devono recuperare un debito, Voltolini riconosce l’importanza di “allenarsi anche d’estate.” Tuttavia, non può fare a meno di paragonare la situazione a quella dei calciatori, citando Higuain, noto per tornare in ritiro sovrappeso, contrapposto al “secchione” Cristiano Ronaldo. “Io sto con Higuain,” afferma, suggerendo che anche i momenti di relax e di libertà siano fondamentali, anche per chi deve affrontare delle difficoltà.
La prospettiva dei genitori
Il dibattito si complica ulteriormente con le opinioni dei genitori. Voltolini ricorda un episodio personale: quando sua figlia Evelina andava alle medie, si trovò a ripassare argomenti complessi per aiutarla, riscoprendo termini come “paramecio” e “oloturia.” “Peggio i compiti da studente o da genitore?” chiede, riflettendo su come la responsabilità di supportare i figli possa essere altrettanto gravosa.
L’amore per la lettura
Un altro punto cruciale sollevato da Voltolini riguarda l’assegnazione della lettura come compito per le vacanze. “L’amore per i libri non può essere trasmesso come una costrizione, o magari una punizione,” afferma. Propone invece un approccio più liberale, suggerendo che si possa dare agli studenti la possibilità di scegliere un libro da una rosa di cinque, per stimolare il loro interesse senza forzarli.