Compiti per le vacanze, Novara: “Al posto di esercizi tradizionali, preferite la realtà. Meglio leggere un’epigrafe latina in una chiesa piuttosto che memorizzare nozioni di grammatica”

Il dibattito sui compiti scolastici durante le festività natalizie torna d’attualità. Un’indagine del Censis fotografa un panorama italiano caratterizzato da un carico di studio particolarmente intenso per gli studenti quindicenni.
I numeri parlano chiaro: gli studenti italiani dedicano mediamente 2,3 ore al giorno ai compiti, un dato tra i più alti in Europa. Eppure, più ore di studio non sempre si traducono in migliori risultati scolastici. Il 67,5% dei dirigenti scolastici auspica una regolamentazione specifica, mentre il 98,3% ritiene fondamentale migliorare il metodo di apprendimento in classe.
Il parere degli esperti
Diversi esperti del settore educativo propongono approcci alternativi ai compiti tradizionali. Il pedagogista Daniele Novara suggerisce di assegnare “compiti di realtà”, attività che spaziano dalla visita di mostre all’esplorazione della natura, dalla lettura di libri all’apprendimento di nuove lingue. L’obiettivo è favorire un apprendimento applicativo e significativo, che permetta agli studenti di utilizzare le conoscenze acquisite nella vita reale. Secondo Novara, è più utile, ad esempio, “saper leggere un’epigrafe latina in una chiesa piuttosto che memorizzare nozioni di grammatica latina”.
La psicoanalista Adelia Lucattini, invece, sottolinea l’importanza di bilanciare lo studio con le attività ricreative durante le vacanze natalizie, un periodo dedicato al relax e alla famiglia. Lucattini suggerisce una buona organizzazione, “un supporto psicologico per mantenere la motivazione e la concentrazione sullo studio senza rinunciare al clima di festa”. Secondo la psicoanalista, dedicarsi ai compiti nei primi giorni di vacanza può aiutare ad evitare l’ansia e la pressione dell’ultimo minuto prima del rientro a scuola. Infine, consiglia di alternare lo studio con attività sportive, giochi di società e momenti culturali condivisi con la famiglia.