Competenze non cognitive a scuola, Malpezzi: “Sono fondamentali per fare in modo che i bimbi si sentano davvero felici”

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Al Meeting di Rimini, la senatrice Simona Malpezzi, esponente del Partito Democratico, ha partecipato al panel “L’educazione non è accumulo: le competenze non cognitive”, affrontando temi cruciali per il futuro della scuola.

“Un incontro non semplice, perché parlare di questi temi non è facile”, ha esordito Malpezzi, sottolineando la necessità di una scuola che metta al centro la persona. “Se tu metti al centro la persona e l’individuo a partire dalla scuola sai, e lo dico da prof che ha insegnato per tanti anni, che ogni individuo è diverso e che l’apprendimento quindi è diverso“, ha affermato, evidenziando come la scuola tenda spesso a omologare l’insegnamento.

La senatrice ha sottolineato l’importanza di una formazione docenti che permetta di creare una “scuola su misura”, capace di accogliere ogni bambino e bambina nel modo migliore per loro. “Fare una scuola su misura è quello che dovrebbe aiutarci a non perdere nessuno per strada”, ha dichiarato, riconoscendo gli sforzi del governo e le risorse del PNRR per contrastare la dispersione scolastica.

Malpezzi ha ribadito che l’istruzione non deve essere vista come un semplice accumulo di nozioni, ma come un processo che aiuta gli studenti a scoprire le proprie passioni e potenzialità. “Una scuola che orienta dal primo giorno ed è una scuola che dovrebbe dare quella mano per fare in modo che i bambini si sentano davvero felici”, ha spiegato, sottolineando che uno studente felice non abbandona la scuola.

Le competenze non cognitive, secondo Malpezzi, sono fondamentali per questo processo, poiché permettono agli studenti di non sentirsi diversi se non apprendono come gli altri. Poi ha condiviso un esempio personale, parlando delle sue due figlie, una appassionata di lettura e studio tradizionale, l’altra più pragmatica e creativa. “È più brava dell’altra che fa più fatica? No, è diversa, apprende diversamente”, ha detto, evidenziando la necessità di percorsi educativi che rispettino queste differenze.

Malpezzi ha espresso il suo sostegno alla nuova legge sulla sperimentazione quadriennale, pur riconoscendo le sfide che essa comporta, come la scelta anticipata del percorso universitario. “Penso però che debbano essere accompagnati maggiormente nella loro scelta e le competenze non cognitive possono aiutare anche in questa direzione”, ha affermato.

Poi ha concluso il suo intervento auspicando un lavoro condiviso al Senato per migliorare la formazione degli insegnanti e arricchire la “cassetta degli attrezzi” degli studenti, affinché possano affrontare il futuro con più gioia e interesse. “È una scuola che parla di felicità, è una scuola in cui i ragazzi possono andarci con più gioia e più interesse”, ha concluso Malpezzi, sottolineando l’importanza di una scuola che sappia accogliere e valorizzare ogni studente.

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