Insegnare competenze non cognitive a scuola, a partire dal 2023. Approvata alla Camera la proposta di legge. Scarica il TESTO
La proposta di legge approvata dalla Camera sulla valorizzazione delle competenze non cognitive prevede in particolare l’avvio a partire dal prossimo anno scolastico di una sperimentazione nazionale triennale per attività finalizzate allo sviluppo delle competenze non cognitive nei percorsi delle scuole di ogni ordine e grado, contemporanea ad un’attività di formazione dei docenti.
Si tratta di incrementare dei ‘life skills’, quelle abilità che portano a comportamenti positivi e di adattamento, che rendono l’individuo capace di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita di tutti i giorni. Tra questi, la capacità di gestire le emozioni, la gestione dello stress, la comunicazione efficace, l’empatia, il pensiero creativo e quello critico, la capacità di prendere decisioni e quella di risolvere problemi (il problem solving).
TESTO
Bianchi: garantire l’effettivo e pieno sviluppo di ogni giovane
“La Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge per l’introduzione sperimentale delle competenze non cognitive nel metodo didattico, che ora passa al Senato. Voglio ringraziare l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà e il Parlamento per il lavoro fatto e per l’attenzione che, ancora una volta, viene rivolta alle nostre studentesse e ai nostri studenti“. Lo dichiara il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
“L’obiettivo di tutti noi è garantire l’effettivo e pieno sviluppo di ogni giovane. Questo provvedimento contribuisce a costruire una scuola che mira alla formazione di qualità, per tutti e per ciascuno, e allo stesso tempo è luogo di relazioni. In altre parole – conclude il ministro – una scuola che educa cittadine e cittadini consapevoli delle proprie capacità e inclusiva“.
Casa: seme d’innovazione nella scuola italiana
“L’approvazione alla Camera del testo sulle competenze non cognitive segna l’inizio di un percorso importante. Mai come in questo momento la scuola ha il compito di ricomporre il disorientamento verso il mondo circostante delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
A loro vanno forniti gli strumenti per superare le criticità generate dalla pandemia e per potersi affermare nella vita. Oggi integrare nella didattica le competenze relative alla flessibilità, alla creatività, all’apertura mentale, alla stabilità emotiva, alla capacità di argomentare, interagire, discernere, è altrettanto fondamentale che apprendere i diversi saperi disciplinari”: così Vittoria Casa, presidente commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera.
“L’introduzione sperimentale e volontaria del nuovo metodo didattico sarà oggetto di valutazione nei prossimi tre anni. Si tratta di un seme d’innovazione della scuola italiana, un elemento di trasformazione che adegua il nostro sistema ai grandi cambiamenti in corso” conclude Vittoria Casa.