Competenze di base degli studenti italiani, in calo. I ragazzi abbandonano più delle ragazze (13,6% contro 9,1%)
Il rapporto “Education and Training Monitor 2024” della Commissione Europea evidenzia un peggioramento delle competenze di base tra i quindicenni europei. I punteggi in lettura, matematica e scienze hanno raggiunto i minimi storici, aggravati dalla chiusura delle scuole durante la pandemia di Covid-19. Attualmente, uno studente su tre non è in grado di eseguire calcoli matematici di base, e uno su quattro ottiene risultati insufficienti in lettura e scienze.
Disuguaglianze socioeconomiche e apprendimento per la sostenibilità
Il rapporto sottolinea che i giovani provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati hanno sei volte più probabilità di ottenere risultati scarsi rispetto ai loro coetanei. Tuttavia, emerge un dato positivo: la maggior parte dei sistemi educativi dell’Ue ha avviato programmi per promuovere l’apprendimento per la sostenibilità, in linea con il focus tematico di questa edizione.
Italia: progressi nell’abbandono scolastico, ma disuguaglianze persistenti
In Italia, il tasso di abbandono scolastico tra i giovani di 18-24 anni è sceso al 10,5% nel 2023, in calo rispetto all’11,5% del 2022, avvicinandosi alla media Ue del 9,5%. Tuttavia, rimangono criticità:
- I ragazzi sono più propensi all’abbandono rispetto alle ragazze (13,6% contro 9,1%).
- La percentuale di abbandoni tra i giovani nati all’estero supera il 25,5%, contro una media Ue del 21,3%.
Dispersione implicita: segnali di miglioramento
Un dato incoraggiante riguarda la diminuzione della dispersione implicita (studenti che completano gli studi ma non raggiungono gli obiettivi di apprendimento), scesa al 6,6%, il valore più basso dal 2019. Questo risultato segnala un miglioramento nelle competenze di base tra chi termina il ciclo di istruzione.