Come tanti collaboratori scolastici del sud al nord, lotto per sopravvivere a rincari e spese per trasferte. Lettera
Inviata da Dario Landi – Buongiorno alla redazione, senza troppi giri di parole voglio chiedere: È giusto , secondo voi, manipolare gli stipendi dei poveri lavoratori con addizionali regionali e comunali, acconti e saldi e restituzioni bonus (art.1 dl 3/2020) da parte del nostro datore di lavoro?
Mi chiamo Dario e sono un umile collaboratore scolastico che, come tanti, lotta per sopravvivere alla giungla dei rincari e delle spese mensili dovute alle trasferte periodiche a cui mi sottopone il mio incarico annuale dal sud al nord.
Come si può pretendere di portare avanti una vita dignitosa per se stessi e per le proprie famiglie con stipendi da fame e senza alcun sostegno?
Il sacrificio di stare lontano dai propri figli e la volontà di dare loro un futuro sereno viene messo in discussione da questi provvedimenti che colpiscono le nostre buste paghe.
C’è bisogno di una riforma! Di un sussidio per chi lavora lontano da casa per affrontare le spese.
Basterebbe riuscire ad avere dei buoni pasto e un rimborso spese per i viaggi che siamo costretti ad affrontare mensilmente per restare vicini ai nostri figli, proprio come alcune aziende prevedono per il loro personale.
Spero di essere stato chiaro e di aver acceso in voi un ulteriore tema da portare avanti nei prossimi colloqui con il ministero.