Come si insegnerà la didattica mista? Lettera
Inviato da Marianna Amendola – Riflettevo sulle modalità di didattica mista da tenere a settembre con il rientro a scuola.
Facile dire: metà in classe e metà in collegamento. Come? Per quanto tempo, con quali metodologie?
Ormai abbiamo imparato tutti che la DAD non è fatta soltanto da collegamenti in videoconferenza, ma da tutta una serie di attività asincrone che vanno oppotunamente programmate.
Quindi? Come farà il docente a insegnare “contemporaneamente ” a distanza e in presenza? Questo ovviamente non è pensabile, anche perché i tempi della scuola in presenza sono troppo lunghi per una attività a distanza. Un’idea potrebbe essere quella di differenziare le attività, riducendo la durata delle lezioni in presenza per consentire al docente di effettuare le attività asincrone per gli allievi a distanza.
Ho pensato ad una ipotesi basata sull’orario scolastico del mio istituto: gli allievi hanno 32 ore settimanali di lezione.
Riducendo le lezioni a 50 minuti, non si arrecherebbe grosso danno alla didattica tradizionale, a cui gli allievi a distanza possono collegarsi per circa 40-45 minuti, che consentirebbe loro di non superare 24 ore settimanali di collegamento. Questo lascerebbe al docente 3 ore per poter svolgere le attività asincrone necessarie per un corretto svolgimento della DAD. Va tenuto conto che nella programmazione della DAD non è detto che gli allievi a distanza debbano sempre collegarsi in sincrono con la scuola, questo dipenderà dal tipo di attività prevista dal docente.