Come si determina la parte vincolata e non dell’Avanzo di Amministrazione?
Entro il 15 Gennaio 2024 bisogna predisporre, in Giunta Esecutiva, il PA 2024 a norma della circolare MIM – Nota n. 32361 del 21/11/2023 , per poi approvarlo in Consiglio di Istituto entro il 15/02 ( anche senza il prescritto parere ei Revisori dei Conti) .
Le segreterie hanno già ricevuto la nota del MIM con la quale ci sono state comunicate le risorse per l’E.F. 2024, ma la prima “posta” da calcolare per predisporre il PA 2024 è: l’Avanzo di Amministrazione 2023 con la sua differenza tra la parte con “vincolo di destinazione” e parte senza il suddetto vincolo.
Giusto per i neofiti della materia cerchiamo di chiarire cosa c’è nell’Avanzo di Amministrazione che si determina con il consuntivo dell’anno appena chiuso ( 2023).
Dato che il nostro è un “bilancio di competenza” a norma del DI 129/2018, nell’Avanzo troviamo anche i “residui” ( attivi e passivi – rispettivamente: somme accertate o impegnate in un E.F. differente da quello in cui le riscuoto o le pago -), ecco perché di “Amministrazione”, altrimenti parleremmo di “Avanzo di cassa”.
Questa ovvia precisazione ci servirà nel corso della nostra breve considerazione per capire la distinzione Tra Vincolo e Non Vincolo e perché è importante imparare a discriminare sui residui.
Cosa è un “Vincolo di destinazione” in contabilità scolastica?
Facciamoci aiutare, come esempio, da una nota della Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziare (DGRUF), del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR …ora MIM), prot. n. 4939 del 20 febbraio 2019 e ss.mm.ii.che ha fornito un Vademecum per l’utilizzo delle voci del piano dei conti e del piano delle destinazioni delle Istituzioni scolastiche…..
..”Con particolare riferimento alle iniziative finanziate dall’Unione Europea, ovvero dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), …… In particolare, detta nota, al fine di garantire che i beneficiari delle risorse in esame mantengano un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative ad un’operazione, così come previsto dai regolamenti comunitari, dispone che:
“[…] Le risorse finanziarie relative ai progetti PON/FSC non ultimati nell’esercizio precedente sono infatti confluite nell’avanzo di amministrazione ed al fine di consentire il loro immediato utilizzo è necessario procedere ad un’operazione di riporto nell’esercizio finanziario ….. in virtù della formale autorizzazione già concessa da questa Autorità di Gestione.
E’ quindi necessario che ciascuna Istituzione scolastica proceda alla corretta codificazione dei progetti in questione, al fine di garantire la rappresentazione omogenea dei fatti contabili ed il regolare andamento della separatezza di gestione da altri finanziamenti fino alla conclusione degli stessi….”
Ecco cos’è un Vincolo di destinazione: “ il codificare correttamente le somme Vincolate delle assegnazioni che necessitano di tale indicazione (è indubbio che PON /FSC sino vincolati) affinché confluiscano nell’Avanzo (Vincolato) e siano immediatamente riutilizzabili, per la stessa motivazione (Destinazione) nell’Esercizio Finanziario successivo.
Da ciò deduciamo due fatti ineludibili:
- Chi determina se la somma è vincolata o meno è il debitore;
- Una volta stabilito tale vincolo non si perde nell’E.F. successivo quando le somme diventano “residui”;
Quindi possiamo tranquillamente affermare che una somma vincolata resta tale sino alla sua estinzione.
Compito del bravo DSGA è quello di stabilire, per singolo finanziamento e sugli eventuali residui, tale vincolo.
Definito il Vincolato, il NON Vinc si può calcolare per differenza dal Totale Avanzato.
Il Vincolo di destinazione non si perde nemmeno ove le somme non fossero programmate e confluissero nello Z01, presupponendo che in tale “Contenitore” si trovino somme vincolate non programmate perché di indubbia riscossione (Si pensi ad es. le somme dei progetti PON programmate in entrate nel totale dell’assegnazione, ma di fatto ( costi standard) utilizzate in parte…
Il residuo attivo a seguito REND dovrebbe essere radiato – es. PON per 50.000€ utilizzati 47.000€, 3000,00 devo radiarli, pertanto , ove non si facesse in tempo per il 2023, si provvederà nel 2024.
Posso programmare in sede di PA 2024 tale somma di 3.000,00€ destinata alla radiazione?
NO! pertanto non lo programmo e lo faccio confluire in Z01 – con relativo vincolo- come parte di Avanzo Vincolato , per radiarlo con comodo nell’Esercizio 2024.
Una precisazione: la radiazione di un residuo non comporta la variazione dell’avanzo che resta quello al 01/01/2024.
Alcuni sostengono delle semplificazioni, cercando scorciatoie contabili alla procedura complessa sin qui esplicitata, sostenendo che : Tutto ciò che avanza da: A02 e A03 ( Funzionamento Amministrativo/ Didattico ) è NON VINCOLATO, il resto è VINCOLATO!
Chi seguisse queste scorciatoie contabili correrebbe il rischio, ove i revisori se ne dovessero accorgere, di rilievi sul Programma Annuale.
Non solo non è vero che tutta la rimanenza di un singolo Aggregato è certamente NON Vinc. , ma noi potremmo addirittura trovare somme non Vincolate anche in Progetti o Altre voci del bilancio nelle quali il Dirigente scolastico abbia allocato, in sede di predisposizione del PA, somme senza Vincolo.
Facciamo un esempio
In un Progetto del PTOF finanziato con somme Vincolate dell’Ente Locale ( Quindi il debitore – Comune – ha stabilito il Vincolo- es. progetto di educazione stadale…), il Dirigente Scolastico decidesse di inserire, per acquisto di cancelleria, somme dal Bilancio scuola finanziate con Avanzo NON Vinc.
Cosa accadrebbe se tali somme della scuola non fossero spese e diventassero residui?
Nell’ E.F. successivo, secondo la regola enunciata sopra, conserverebbero il NON Vinc. E quindi andrebbero ad aumentare quella parte NON Vincolata dell’ Avanzo di Amministrazione.
In questi casi fare una “semplificazione” in un senso … : ”quello che resta del progetto è TUTTO Vincolato … oppure NO Vinc…. “ Falserebbe il Bilancio e relative destinazioni d’uso.
Vorremmo concludere quest’articolo con una considerazione in merito all’Avanzo di Amministrazione, sia esso quota Vinc. o No;
L’A.A. e “termometro” della gestione finanziario contabile in particolare del Dirigente Scolastico.
Grossi Avanzi di Amm.ne sono, di solito, un segnale di cattiva gestione contabile ( e qui non possiamo che riferirci ai DS, unici che possono allocare le somme e programmare la gestione finanziaria).
E’ vero che a volte arrivano somme, anche significative, a fine anno, per le quali sarà impossibile in pochi giorni o mesi spendere, ma è anche vero che la Corte dei Conti potrebbe e in passato l’ha fatto, chiedere conto delle motivazioni del perché grossi avanzi di amministrazione sono presenti nel nostro Bilancio.