Combattere l’obesità infantile: la dieta mediterranea a scuola e il ruolo chiave dei pediatri

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I nuovi dati dell’Istituto Superiore di Sanità sul sovrappeso e l’obesità infantile in Italia mostrano una stabilizzazione dell’incidenza negli ultimi anni.

Questo dato, seppur positivo in quanto non mostra un aumento post-pandemia, evidenzia la necessità di continuare a impegnarsi nella prevenzione e promozione di corretti stili di vita fin dai primi mesi di vita.

Raffaella de Franchis, esperta di alimentazione e nutrizione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), sottolinea l’importanza del lavoro svolto dai pediatri nell’educazione alimentare, un percorso che deve essere mantenuto anche durante la fase di socializzazione e scuola, dove spesso le buone abitudini alimentari vengono meno.

De Franchis si dice d’accordo con il Ministro della Salute, Orazio Schillaci sulla proposta di introdurre lezioni sulla dieta mediterranea e i corretti stili di vita nelle scuole elementari.

L’esperta rileva anche miglioramenti nell’approccio allo svezzamento da parte dei neogenitori, ma suggerisce modifiche all’alimentazione materna durante l’allattamento al seno.

“C’è sempre più la necessità che intorno ai bambini si crei una rete di supporto”, afferma de Franchis. Pediatri, scuola e famiglia devono collaborare per aiutare il bambino nella crescita e nell’educazione alimentare, ponendo le basi per la prevenzione di malattie croniche. La lotta all’obesità passa attraverso l’educazione alimentare, che inizia in famiglia e deve essere supportata dalla scuola: prima si inizia, meglio è.

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