Collegio Docenti determina criteri e modalità per attività didattica in presenza. Possibili lezioni da 45 minuti. Nota Sicilia
L’Usr per la Sicilia ha pubblicato la nota esplicativa sul Decreto Legge 22 aprile 2021 n. 52, recante “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19”. La nota ricorda anzitutto che le circolari/note di qualunque tipo non possono derogare alle disposizioni di legge, ma neanche possono influire nell’interpretazione delle medesime disposizioni e ciò anche se si tratti di atti del tipo cd. normativo, che restano comunque atti di rilevanza interna all’organizzazione dell’ente
Organizzazione attività didattica in presenza
La progettazione dell’attività didattica in presenza – si legge nella nota – per la Didattica Digitale Integrata presuppone che le Istituzioni scolastiche, ai sensi del D.M. n. 89/2020, abbiano svolto alcuni adempimenti preliminari:
1) integrazione del PTOF con il Piano Scolastico per la Didattica Digitale Integrata, ai sensi delle Linee Guida allegate al D.M. n. 89/20201;
2) coinvolgimento del Consiglio di Istituto per gli aspetti di natura organizzativa
3) determinazione, da parte del Collegio dei Docenti, di criteri e modalità per erogarla, adattando la progettazione dell’attività educativa e didattica in presenza alla modalità a distanza, anche in modalità complementare;
4) rimodulazione, da parte dei Dipartimenti e dei Consigli di classe, delle progettazioni didattiche, individuando i contenuti essenziali delle discipline, i nodi interdisciplinari, gli apporti dei contesti non formali e informali all’apprendimento.
Pertanto – precisa l’Usr – sarà il Collegio dei Docenti che dovrà determinare criteri e modalità per erogare l’attività in presenza e il Consiglio di classe che potrà individuare le specifiche discipline (o le percentuali in presenza delle varie discipline con il vincolo del rispetto del range stabilito dal il Decreto Legge 22 aprile 2021 n. 52). Tale organo potrà determinare una maggiore quota di didattica in presenza per le classi iniziali e terminali, nel rispetto delle quote del decreto.
Gli organi collegiali potranno anche valutare quali competenze possano essere trasmesse con didattica a distanza o esclusivamente in presenza.
I Consigli di Classe devono individuare:
a) le attività che si ritiene indispensabile svolgere in presenza, in riferimento ai contenuti essenziali delle discipline individuati in sede di rimodulazione delle progettazioni didattiche;
b) le correlate competenze da acquisire, facendo riferimento alle Indicazioni Nazionali per i Licei e alle Linee Guida per gli istituti tecnici e professionali, ai profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale (D.P.R. n. 92/2018) e alle Competenze chiave per l’apprendimento permanente, formulate nella Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea del 22 maggio 2018;
c) le attività sincrone e asincrone propedeutiche al suo svolgimento;
d) la previsione del rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza.
L’Usr fornisce quindi alcuni suggerimenti per l’organizzazione dell’attività didattica in presenza:
- divisione delle singole classi in 4 sottogruppi, tre dei quali (es. 70 per cento della classe), svolgono le lezioni in presenza, e il restante gruppo (es. 30 per cento della classe) in didattica digitale integrata, partecipando online alle lezioni seguite in classe dai compagni e svolgendo la restante attività in modalità “asincrona”, per approfondimenti/consolidamenti/recuperi fruibili “on demand”, con previsione di rotazione almeno settimanale dei gruppi, avendo cura di assicurare la costante presenza in aula degli studenti con disabilità/dsa/bes.
- ingressi di classi intere per livelli (biennio, triennio, quinte classi, ecc.) a rotazione, laddove,
ovviamente, banchi e spazi permettano la frequenza di gruppi-classe al completo - ulteriori soluzioni logistiche e organizzative possono essere adottate prevedendo la compensazione fra i numeri della popolazione scolastica giornalmente presente nelle singole classi, sino al raggiungimento della quota prevista.
Ciascuna istituzione scolastica potrà, previa approvazione degli organi collegiali, ridurre la durata di ogni unità oraria di lezione a 45/50 minuti.