Collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud, lavoratori e sindacati chiedono la retroattività giuridica dal 16 aprile
Le scuole, dal 2 maggio, hanno potuto procedere con la ricontrattualizzazione dei circa 6.000 collaboratori scolastici PNRR e Agenda Sud, i cui contratti sono terminati il 15 aprile. Per il periodo di vuoto tra il 16 aprile e il 2 maggio, tra la fine del precedente contratto e la stipula del nuovo, i lavoratori e i Sindacati chiedono la retroattività giuridica.
Il comitato per la proroga dei contratti PNRR e Agenda Sud dei collaboratori scolastici chiede al governo “l’adozione di una misura di carattere tecnico-legislativo che consenta di operare una retroattività giuridica finalizzata al recupero del punteggio per il periodo che va dal 16 aprile 2024 fino alla data di nuova stipula dei contratti avvenuta successivamente all’approvazione del decreto legge 60/2024 c.d. coesione ponendo in essere quanto già previsto dal Legislatore che ha garantito la possibilità di esplicazione degli effetti di una norma giuridica all’indietro nel tempo nei confronti di rapporti e vicende verificatisi anteriormente alla sua emanazione (si veda nel caso di specie il periodo di vacanza contrattuale con inizio al 16 aprile 2024 e successivo decreto legge “coesione” 60/24 intervenuto nel CdM del 30 aprile 2024 e pubblicato in G.U. il 7 maggio 2024)“.
La Flc Cgil, ha proposto un emendamento al decreto Coesione per richiedere “l’estensione del termine dal 15 al 30 giugno per i contratti e propone anche la validità giuridica del periodo 16 aprile – 1 maggio 2024 inopinatamente interrotto dal governo. Infatti le attività che impegnano i collaboratori scolastici per il supporto alle azioni previste dal piano “Agenda Sud” non cessano con il 15 giugno 2024 per cui risulta importante un prolungamento. Inoltre per non penalizzare il personale ausiliario contrattualizzato è necessaria anche la retroattività della validità giuridica della proroga, come detto, a partire dal 16 aprile 2024“.
Anche Anief chiede l’estensione dei contratti tramite emendamento: “Al comma 4 primo periodo le parole “fino al 15 giugno 2024” sono sostituite con “fino al 30 giugno 2026”.
“La retroattività dovrebbe essere riconosciuta sia economica sia giuridica – ha detto Pasquale Raimondo della Uil Scuola Rua in diretta su Orizzonte Scuola tv – La colpa non è dei lavoratori. Considerato che potrebbero esserci problemi di risorse, è indispensabile riconoscere almeno la retroattività giuridica dei contratti per tutto il periodo dal 16 aprile al 2 maggio“.
Dalla politica la volontà di rendere i contratti retroattivi sembra esserci. Il 3 maggio il deputato Lega Rossano Sasso scriveva che i contratti “non sono retroattivi, (per renderlo tale dal punto di vista giuridico sto provvedendo con un apposito emendamento)“.