Clementi: “La mascherina a scuola non serve, necessario distanziamento e ricambio dell’aria”

“Anche in Italia stiamo assistendo a un picco di Omicron che a fine giugno declinerà e a luglio scomparirà. In estate siamo agevolati, si vive all’aperto e i raggi ultravioletti hanno un effetto inibente sul virus. Questa stagione, a dispetto dei catastrofisti che vedono nero anche d’estate, ci sta proteggendo”.
Così Massimo Clementi, direttore dell’Istituto di Microbiologia e Virologia all’Ospedale San Raffaele di Milano, ha seguito l’evoluzione del Covid da Alfa a Delta, da Omicron a. Omicron.
«Piano piano aumenterà la sua diffusione, e, come in un copione che abbiamo letto altre volte, diventerà dominante perché viene trasmessa meglio a causa di due mutazioni che ha nella proteina Spike”.
E ancora: “Ma non siamo di fronte ai picchi pandemici del passato, questa ondata è modesta e provoca sintomi lievi o spesso la gente è asintomatica. I numeri dei contagi sono contenuti. Questa piccola ondata sarà accompagnerà ad un piccolo picco, a breve scomparirà come sta avvenendo in molti paesi Ue e anche in America. Non comporta nessun problema di salute alla persona”.
Poi aggiunge: “Si è visto che il distanziamento conta relativamente poco e la mascherina sia utile in certi contesti. Io la userei sempre sui trasporti, quando ci sono assembramenti, anche al supermercato. Ma a scuola no, serve di più intervenire sul distanziamento ma soprattutto sul ricambio dell’aria”.