Classe in gita senza alunni con disturbi di apprendimento, la preside: “Non escludiamo nessuno. E quel viaggio a Milano non era una gita di piacere”
La preside della scuola media di Torino, al centro delle polemiche per l’esclusione di alcuni studenti da un viaggio didattico a Milano, ha deciso di rompere il silenzio.
In una dichiarazione rilasciata ai media, ha fermamente negato qualsiasi forma di discriminazione: “Non escludiamo nessuno. E quel viaggio a Milano non era una gita di piacere”.
La dirigente scolastica ha convocato un Consiglio di Istituto straordinario per oggi, su richiesta dei genitori, con l’obiettivo di chiarire tutti gli aspetti della vicenda. La preside ha respinto con forza l’accostamento dell’accaduto alle “classi separate” per i bambini fragili, teorizzate dal generale Vannacci: “Noi siamo inclusivi, attenti a non lasciare indietro nessuno, coinvolgiamo sempre tutti i ragazzi. Questa storia è stata distorta da qualcuno”.
Nonostante le dichiarazioni della preside, resta il fatto che otto studenti sono rimasti in classe mentre i loro compagni visitavano Milano. Nei giorni scorsi, alcuni genitori degli esclusi avevano espresso il loro malcontento per la decisione del Consiglio di classe di selezionare i partecipanti in base al merito, lamentando una scelta discriminatoria. A queste voci si è contrapposta una lettera di solidarietà alla scuola firmata da 23 famiglie (su 24) degli alunni della classe coinvolta.
L’unica famiglia che non ha firmato la lettera di solidarietà ha scelto di non commentare ulteriormente la vicenda. Tuttavia, il loro dolore e la sensazione di isolamento sono evidenti nelle parole pronunciate: “Ci hanno lasciati da soli”. Nonostante il figlio abbia una media del sette, la famiglia si sente abbandonata e delusa dalla gestione della situazione.