Cittadinanza, nuova legge in Gazzetta Ufficiale: si cancella il diritto automatico per italo-discendenti oltre nonni e introduce residenza obbligatoria di due anni. TESTO

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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge n.75 del 23 maggio 2025 che introduce disposizioni urgenti in materia di cittadinanza italiana.

Il provvedimento, composto da 4 articoli, stabilisce una preclusione all’acquisto automatico della cittadinanza per i nati all’estero con altra cittadinanza, salvo specifiche eccezioni.

La principale novità riguarda la limitazione dello ius sanguinis: gli italo-discendenti nati all’estero potranno ottenere il passaporto italiano solo fino a due generazioni, ovvero non oltre un genitore o un nonno nato in Italia.

Le nuove norme hanno effetto retroattivo e stabiliscono che non ha mai acquistato la cittadinanza italiana chi sia nato all’estero e sia in possesso di altra cittadinanza, anche prima dell’entrata in vigore della riforma.

Requisiti più stringenti per figli di cittadini italiani e minori stranieri

La legge introduce un requisito biennale di residenza per i figli di cittadini italiani: acquisiranno automaticamente la cittadinanza se nascono in Italia oppure se, prima della loro nascita, uno dei genitori cittadini italiani ha risieduto almeno per due anni continuativi in Italia.

Per i minori stranieri o apolidi, discendenti da padre o madre cittadini italiani per nascita, è necessaria una dichiarazione di volontà dei genitori o del tutore, seguita da una residenza legale e continuativa di almeno due anni in Italia. In alternativa, la dichiarazione può essere presentata entro un anno dalla nascita del minore.

Il minore straniero divenuto cittadino italiano, se in possesso anche di altra cittadinanza, potrà rinunciare alla cittadinanza italiana una volta raggiunta la maggiore età.

Tempi ridotti per le procedure e nuove opportunità lavorative

Il provvedimento stabilisce un termine massimo di ventiquattro mesi non prorogabili per la definizione delle richieste di acquisto della cittadinanza da parte del coniuge di cittadino italiano o di concessione con decreto del Presidente della Repubblica. Per l’acquisto della cittadinanza da parte di figli minori di genitore che acquisti o riacquisti la cittadinanza italiana, se conviventi, è necessaria la residenza continuativa di due anni in Italia.

La legge introduce anche facilitazioni per il lavoro subordinato: è consentito l’ingresso e il soggiorno al di fuori delle quote massime per lo straniero residente all’estero, discendente di cittadino italiano e in possesso della cittadinanza di uno stato di destinazione di rilevanti flussi di emigrazione italiana.

Inoltre, scende da tre a due anni il periodo di residenza legale in Italia per la concessione della cittadinanza allo straniero il cui genitore o ascendente in linea retta di secondo grado sia o sia stato cittadino per nascita.

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