Supplenze 2022-23, sindacati convocati al Ministero il 28 luglio per informativa sulla circolare annuale

In attesa di conoscere i contenuti della circolare annuale sulle supplenze del personale docente, Ata, Educativo, i sindacati sono stati convocati al Ministero dell’Istruzione per il 28 luglio, ore 12,30.
La circolare conterrà le istruzioni e le indicazioni operative in materia di supplenze per l’anno scolastico 2022/2023.
C’è attesa per capire come saranno conferiti gli incarichi a tempo determinato. Per quanto riguarda il conferimento degli incarichi di supplenza al 31 agosto e al 30 giugno, la procedura inizierà dopo il completamento delle operazioni ordinarie di immissione in ruolo e la call veloce.Le operazioni delle immissioni in ruolo dovranno concludersi entro il prossimo 2 agosto mentre la call dovrà terminare entro il 10 agosto. Una volta completato l’iter ordinario, si potrà procedere con l’assegnazione degli incarichi di supplenza (comprese le nomine finalizzate al ruolo da GPS prima fascia sostegno). La finestra temporale sarà, verosimilmente, di circa 10-12 giorni. (l’anno scorso fu fissata dal 10 agosto al 21 agosto).
Gli aspiranti presenti in GAE o in GPS di I e II fascia interessati ad una nomina di supplenza fino al 31 agosto o al 30 giugno dovranno presentare domanda attraverso la piattaforma di ISTANZE on LINE del Ministero dell’Istruzione.
Con le 150 preferenze si può esprimere la disponibilità ad accettare le supplenze annuali (fino al 31 agosto), le supplenze al termine delle attività didattiche (30 giugno) e gli spezzoni (anche con diritto al completamento).
150mila supplenze per il prossimo anno scolastico?
Come già scritto, sarà un nuovo anno scolastico ancora all’insegna delle supplenze: nonostante le oltre 94 mila cattedre autorizzate dal MEF sarà elevato il numero di contratti a tempo determinato previsti per il 2022/2023. Si va verso le 150 mila supplenze. Una stima che seguirebbe le tendenze degli ultimi anni. I motivi di tale situazione sono da rintracciare in diversi aspetti, a cominciare dall’assenza di candidati in moltissime graduatorie concorsuali, specialmente al Nord. Se è vero che rispetto agli anni precedenti non ci sarà l’organico covid (anche se i sindacati stanno chiedendo di reintrodurlo) e quindi complessivamente il numero di contratti a tempo determinato sarà inferiore, 150 mila supplenze resta un numero preoccupante.
Le immissioni in ruolo
In questi giorni, invece, sono in corso le operazioni per le immissioni in ruolo. Come spiegato nel nostro speciale, ai sensi dell’articolo 399, comma 1, del D.lgs. 297/94, avvengono attingendo per il 50% da graduatorie ad esaurimento (GaE) e per il 50% da graduatorie di merito (GM) concorsuali.
Nel caso in cui:
- la graduatoria di un concorso (per titoli ed esami) sia esaurita e rimangano posti ad esso assegnati, questi si aggiungono a quelli attribuiti alla corrispondente GaE; tali posti sono reintegrati in occasione della procedura concorsuale successiva (articolo 399, comma 2, D.lgs. 297/94, per tutti i gradi di istruzione);
- la graduatoria ad esaurimento sia esaurita o non sufficientemente capiente, per i posti ad essa assegnati si procede a nomina dalle graduatorie concorsuali (art. 17/1 del D.lgs. 59/2017 per la scuola secondaria e art. 4, comma 1-ter, del DL 12 n. 87/2018, convertito in legge n. 96/2018 per la scuola dell’infanzia e primaria).
Precisiamo che il 50% dei posti destinati alle graduatorie di merito concorsuali, in seguito alle diverse procedure svoltesi nel tempo, sono a loro volta suddivisi, con percentuali differenti, tra le varie GM interessate.