Il cinema a scuola apre occhi e mente a studenti e docenti. Lettera

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E si, Carlo Verdone ha ragione! Fare cinema a scuola è aprire gli occhi e la mente a noi e ai ragazzi.

Oggi più che mai , una massa incredibile di ragazzi e ragazze guardano e divorano immagini, serial tv, film senza limiti di tempo. Una scorpacciata di video invade la vita ddi tutti i giorni , senza filtri e senza spiegazioni.

A scuola si sta imparando a elaborare sistemi di apprendimento che creino ponti di mediazione tra i libri e le immagini, i video e i doc.

Però il cinema è un’altra storia: il cinema è la settima arte e può traghettare emozioni, sentimenti, idee, suggestioni, sogni….

Avvicinare i ragazzi alla conoscenza del cinema, affascinarli con una scelta di film vicini alla comprensione per la loro età , aiutarli a decodificare alcuni tratti del linguaggio cinematografico significa ,oggi, creare la base per una maggiore consapevolezza , formare un pubblico giovane e attento, dare la possibilità di scelta (il famoso senso critico) e gettare le basi per un protagonismo diretto degli stessi ragazzi.

“Prof. ma quali film vedremo?” “Allora quando inizia il cineforum?””Prof prof…ma questo film secondo lei è da vedere?” “Abbiamo girato un video iin B/N!”

Per le scale della scuola succede spesso. Perché da noi, in una scuola media del centro storico di Verona che porta il nome di un grandissimo pittore veneto “Paolo Caliari” , il cinema si vede , da parecchi anni e con alcuni criteri. Si chiama CINECALIARI , è un cineforum a tema , i film vengono scelti, divisi per classi e per età, messi in calendario e visti con presentazione e dibattito e scheda finale. Un sistema un po’ obsoleto ma interessante e ancora efficace. Cosi qualche lezione per esempio , su neorealismo cinematografico ,letteratura e storia , oppure sulla relazione tra le fiabe e il cinema.

Ci sono molte scuole che hanno storie del genere e adottano esperienze simili.

Spesso ci mancano gli strumenti: ci manca un’aula adatta, un grande schermo, l’oscuramento e la convinzione che “non sono ore sprecate”… ci manca che il cinema non sia ancora inserito nel nostro piano di studi.

Ci sono enti che lavorano per noi come l’Agisscuola , con l’idea che portare le classi in una sala cinematografica sia meglio che portare ii cinema a scuola .

Sia come sia ,qualcosa si muove, l’urgenza di un apprendimento cinematografico è forte , i ragazzi lo desiderano e sono in grado poi di farne tesoro di esperienza.

D’altronde…”È il cinema, bellezza!”

Cristiana Albertini

E’ tempo di introdurre il cinema nelle scuole

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