Cina: per il 90% dei genitori è un bene punire studenti a scuola

Dati sondaggio pubblicato oggi 12 dicembre dal quotidiano China Youth Daily, riportati da Ansa: circa il 90% dei genitori degli studenti delle scuole elementari e medie in Cina è favorevole a punizioni a scuola.
Su 2.005 intervistati, oltre il 70% ha dichiarato che se gli insegnanti non hanno il coraggio di punire i loro studenti, non sarà un bene per gli alunni, perché la loro cattiva condotta non potrà essere corretta in tempo.
Il 72,9% dei genitori intervistati ha dichiarato che i docenti evitano di punire figli a scuola per problemi di fiducia che poi possono crearsi.
Secondo Yang Xiong, direttore dell’istituto di ricerca giovanile dell’Accademia delle scienze sociali di Shanghai, la difficoltà risiede nel definire le punizioni appropriate per far sì che non ci siano le punizioni fisiche è un altro fattore che rende l’intera faccenda complicata.
Il richiamo, il biasimo, l’autoesame e l’obbligo di restare in piedi sono punizioni accettabili per la maggior parte dei genitori, mentre le punizioni inaccettabili sono insulti, percosse o violenze.
Il Ministero dell’Istruzione cinese ha emanato a novembre un nuovo regolamento, ancora in fase di valutazione, che mira a concedere agli insegnanti delle scuole elementari e medie più spazio per punire i loro studenti per ottenere migliori risultati didattici.