“Cibo sbriciolato, sedili rotti e poggiapiedi divelti”. Studenti in gita vandalizzano il pullman. Il racconto di un autista: “Ce l’ho più con i docenti accompagnatori che con i ragazzini”

Cibo sbriciolato, chewing-gum attaccati ovunque, sedili rotti e poggiapiedi divelti. Per molte aziende di trasporto, le gite scolastiche si stanno trasformando in un incubo.
“Quando abbiamo altri lavori, alle cosiddette gite d’istruzione rinunciamo volentieri”, ammette un autista a Il Giorno. “Almeno la metà delle volte, quando i ragazzi scendono, tocca a noi pulire l’indescrivibile e fare la conta dei danni”.
L’ultima esperienza negativa riguarda un pullman nuovissimo, immatricolato a inizio 2024 e valutato oltre 275mila euro. Durante una gita di una scuola media, l’autista ha notato fin da subito un’atmosfera caotica, con studenti indisciplinati. Nonostante le richieste di intervenire, i docenti accompagnatori non sono riusciti ristabilire l’ordine. Al ritorno, il mezzo era in condizioni disastrose: oltre alla sporcizia, erano stati danneggiati sedili e poggiapiedi, con riparazioni che avrebbero richiesto migliaia di euro.
La scuola nega il risarcimento: “Nessuna responsabilità accertata”
La beffa, però, è arrivata dopo. Nonostante le prove fotografiche e i preventivi di riparazione, la scuola ha respinto ogni richiesta di risarcimento, sostenendo che non fossero emerse “responsabilità dirette” da parte degli alunni. Una risposta che ha lasciato l’autista sconcertato e amareggiato: “Mi sono sentito preso in giro. Ci lamentiamo dei ragazzi, ma gli adulti sono addirittura peggio”.
Un problema sistemico: tra maleducazione e assenza di regole
Quello dei danni ai pullman non è un caso isolato. Altre aziende di trasporto confermano che, durante le gite, i mezzi subiscono usura anomala e vandalismi, mentre in contesti diversi – come i servizi sostitutivi ai treni – i passeggeri si comportano in modo più civile. “Con gli adulti, anche in situazioni di stress, non abbiamo mai avuto problemi simili”, spiega l’autista.
Il peso delle responsabilità sui docenti
Il quadro normativo attuale carica gli insegnanti-accompagnatori di oneri significativi. Gli articoli 2047 del Codice Civile e 61 della legge 312/1980 stabiliscono che i docenti devono esercitare una “vigilanza qualificata” sugli studenti per l’intera durata del viaggio, con responsabilità sia civili che penali. La Cassazione ha chiarito che si tratta di un obbligo contrattuale che riguarda tutti gli studenti, seppur con differenze tra minorenni e maggiorenni.
Tuttavia, tali responsabilità stanno diventando un deterrente per molti insegnanti:
- Il controllo continuo richiesto si traduce in turni di vigilanza praticamente senza sosta
- I docenti rispondono personalmente di eventuali danni a strutture o mezzi di trasporto
- La mansione non prevede compensi aggiuntivi, nonostante lo stress e l’impegno richiesto
Oltre alla vigilanza continua sugli studenti, gli insegnanti devono rispondere di eventuali danni a terzi e supervisionare l’utilizzo di beni e servizi durante il viaggio. A questo si aggiunge una scarsa o nulla remunerazione aggiuntiva per il servizio prestato, nonostante l’elevato carico di stress e responsabilità
La questione economica si intreccia con le pesanti responsabilità di vigilanza, che richiedono un controllo costante degli studenti per l’intera durata del viaggio, praticamente 24 ore su 24. Gli alunni, al di fuori del contesto classe, manifestano comportamenti più vivaci e meno gestibili, aumentando il carico di stress per gli insegnanti. Un ulteriore elemento critico è rappresentato dall’età media elevata del corpo docente italiano, che rende particolarmente gravoso l’impegno di una sorveglianza continuativa durante le uscite didattiche.
Viaggi di istruzione e visite guidate: facoltativi per i docenti
Ricordiamo, che i viaggi di istruzione e visite guidate non rientrano tra le attività obbligatorie per i docenti, per cui la partecipazione è facoltativa. Considerata la facoltatività della partecipazione dei docenti, in sede di programmazione, è bene che i dirigenti verifichino la disponibilità dei docenti accompagnatori, senza la quale viaggi e visite non potranno svolgersi. La delibera, attraverso cui l’organo collegiale autorizza l’uscita o il viaggio, dovrà contenere il numero e i nominativi degli accompagnatori e di eventuali loro sostituti.