“Ci danno del tu, ci danno ordini e ci trattano da morti di fame”, il grido d’allarme dei docenti contro le aggressioni degli studenti

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Un’inquietante fotografia della scuola emerge dalle parole di un’insegnante intervistata a Far West, su Rai 3, trasmissione di approfondimento giornalistico condotta da Salvo Sottile.

A fine gennaio, una docente, con amarezza, ha raccontato la crescente mancanza di rispetto da parte degli studenti, che si manifesta in atteggiamenti sprezzanti e violenti.

“Ci danno del tu, ci danno ordini”, denuncia l’insegnante, sottolineando il clima di sfida che si respira nelle aule. “Si vantano di comprare scarpe da 500 euro, hanno cellulari supersonici e macchine elettriche, mentre noi siamo considerati dei ‘morti di fame'”, prosegue, evidenziando la distanza sociale percepita tra docenti e studenti, amplificata dall’ostentazione di status symbol.

L’insegnante ha poi raccontato un episodio di aggressione fisica, in cui uno studente l’ha spinta con la cattedra addosso, lasciandola in uno stato di ansia e preoccupazione costante.

Violenza in aumento e patto educativo a rischio

Il racconto della docente, purtroppo, non è un caso isolato. Le aggressioni, verbali e fisiche, contro gli insegnanti sono in costante aumento, creando un clima di paura e insicurezza nelle scuole. Ultimo caso, come raccontato da Orizzonte Scuola, quello accaduto a un insegnante in provincia di Lecce.

Gli studenti sono spesso i protagonisti di questi episodi, ma anche i genitori, in un pericoloso cortocircuito che mette a repentaglio il patto educativo tra scuola e famiglia, si rendono responsabili di attacchi ai docenti.

La situazione, sempre più allarmante, spinge molti insegnanti a vivere nel timore di subire aggressioni, mentre altri considerano seriamente l’idea di abbandonare la professione.

L’aumento delle aggressioni contro i docenti è un sintomo preoccupante di un malessere diffuso, che richiede interventi urgenti e misure concrete per ristabilire il rispetto e l’autorità degli insegnanti, così come più volte annunciato dal Ministero.

Dalle sanzioni alla sensibilizzazione: cosa prevede la legge

La Lega, nelle settimane scorse, hanno annunciato l’istituzione di un Osservatorio nazionale per la sicurezza degli insegnanti. L’obiettivo è monitorare gli episodi di violenza nelle scuole e fornire strumenti di prevenzione più efficaci.  L’annuncio dell’Osservatorio arriva a quasi un anno dall’entrata in vigore della legge n. 150, che ha inasprito le pene per chi aggredisce il personale scolastico e introdotto diverse misure per prevenire la violenza e migliorare la sicurezza nelle scuole. La legge riconosce ai dirigenti scolastici e ai docenti la qualifica di pubblici ufficiali, rafforzando la loro tutela giuridica.

La legge n. 150 prevede una serie di misure concrete, tra cui: l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, la promozione di iniziative di informazione e sensibilizzazione, l’istituzione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico. Sul fronte delle sanzioni, la legge introduce un’aggravante comune per i reati commessi contro il personale scolastico e modifica le fattispecie di violenza o minaccia a pubblico ufficiale e di oltraggio a pubblico ufficiale, con l’introduzione di specifiche aggravanti di pena.

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