Chiamata diretta, legge 104/92 motivo di discriminazione. Lettera
A Brescia, durante un colloquio inerente la chiamata diretta per la secondaria di primo grado, ho ricevuto molti complimenti per il mio curriculum.
Siccome mi piace essere onesto, a volte stupidamente, ho voluto avvertire la "gentile" dirigente scolastica del mio diritto come referente unico ad assistere mia madre utilizzando all'occorrenza i tre giorni di permesso.
A Brescia, durante un colloquio inerente la chiamata diretta per la secondaria di primo grado, ho ricevuto molti complimenti per il mio curriculum.
Siccome mi piace essere onesto, a volte stupidamente, ho voluto avvertire la "gentile" dirigente scolastica del mio diritto come referente unico ad assistere mia madre utilizzando all'occorrenza i tre giorni di permesso.
Il suo atteggiamento è cambiato repentinamente e dopo un discorso farneticante e generalizzato relativo all'uso improprio che i docenti fanno dei benefici della 104 mi ha dichiarato seduta stante che avrebbe scelto un altro insegnante.
Ho imparato, troppo tardi, che l'onestà non paga e che grazie alla 107 amministrata da menti non proprio illuminate, la nostra condizione è sprofondata un grigiore assoluto.
Grazie per l'attenzione
Ivan Medardi