Chiamata diretta, donne discriminate. DS: “Non possiamo non tener conto che lei è in congedo per maternità”
Succede a Perugia e a denunciare è una docente, nostra utente, che ci ha inviato una lettera amara.
Succede a Perugia e a denunciare è una docente, nostra utente, che ci ha inviato una lettera amara.
Il preside in questione dirige una scuola in provincia di Perugia ed "è prossimo alla pensione", leggiamo nella lettera.
"Ad escludermi dalla possibilità di lavorare nella comunità in cui vivo – scrive – una graduatoria nominativa priva di ulteriori indicazioni e/o punteggi, dietro il qual silenzio difficilmente potranno essere allocate ragioni di tutela della privacy".
Ad essere sotto accusa lo stesso colloquio, informale, anziché "formale e certificato", dice l'insegnante.
Un colloquio in cui, come dimostrano i fatti, si può dire praticamente tutto, incluso umiliare una madre che cresce il proprio figlio nel pieno diritto della legge.
“Non possiamo non tener conto che lei è in congedo per maternità”, sono queste le parole che sarebbero state pronunciate dal dirigente scolastico che ha liquidato la docente.
Un caso gravissimo di discriminazione che abbiamo avuto modo di affrontare anche nei giorni scorsi.
Il Ministero stesso ha chiarito che si stanno prendendo dei provvedimenti a riguardo, facendo pesare le irregolarità nella valutazione dei docenti.
Ma per fare ciò, sarà necessario che i docenti denuncino questi fatti.