Chiamata diretta. Avvisi, Bruschi: requisiti da richiedere, non bisogna distinguere tra posti comuni e di potenziamento. Il modello

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L'ispettore del Miur Max Bruschi, sul suo profilo FB, ha pubblicato un interessante modello, che potrebbero usare i dirigenti scolastici per gli avvisi relativi ai posti vacanti che devono assegnare tramite chiamata diretta. 

L'ispettore del Miur Max Bruschi, sul suo profilo FB, ha pubblicato un interessante modello, che potrebbero usare i dirigenti scolastici per gli avvisi relativi ai posti vacanti che devono assegnare tramite chiamata diretta. 

L'ispettore, oltre a fornire il modello, lo ha illustrato, mettendo in evidenza quelli che costituiscono i punti di forza.

Riaguardo alla richiesta dei requisiti, Bruschi ha distinto tra “requisiti essenziali” e “requisiti preferenziali”: i primi sono quelli fondamentali, alla luce di quanto previsto nel PTOF e nel PdM, per l'attribuzione dell'incarico, mentre i secondi sono un qualcosa in più, il cui possesso può aiutare il DS nella scelta.

Nel modello di avviso, oltre ai requisiti suddetti, le scuole devono riportare quanto si svolge effettivamente nella scuola, collegando attività effettivamente svolte e requisiti richiesti.

Bruschi affronta anche la questione relativa al colloquio, che ritiene essenziale perché attinente alla “funzione DS” quale “leader educativo”. Inoltre, nulla osta (anzi) che nel corso del colloquio il DS possa essere coadiuvato da altre figure professionali (funzioni strumentali, coordinatori di materia, ma anche professionalità esterne), fermo restando che a lui, e a lui solo, spetta poi l’onere e l’onore della procedura.

Nel modello di avviso, infine, non bisogna distinguere tra posti comuni e di potenziamento, in quanto l'assegnazione dei posti deve essere decisa dal DS, conclude l'ispettore, una volta coperto l'organico, come abbiamo parlato ampiamente in "Assegnazione cattedre comuni e potenziamento, Bruschi: decide dirigente. Titolari su ambito si possono utilizzare in diversi indirizzi"

Il modello

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