Chi sarà il nuovo Ministro dell’Istruzione? Azzolina in pole. Ecco il profilo delineato dai nostri utenti

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Le dimissioni del Ministro Fioramonti presentate il 23 di dicembre e giunte all’opinione pubblica il 25 hanno messo in subbuglio non soltanto il mondo della scuola, ma più in generale tutto il mondo politico.

“Se non ci sono fondi necessari per la scuola mi dimetterò”, la coerenza di Fioramonti non si è fatta attendere e dopo l’approvazione della legge di bilancio ha inviato a Conte la lettera di dimissioni.

Chi sarà il successore?

In pole sembrerebbe esserci Lucia Azzolina che, così, seguirebbe le stesse orme del Ministro dimissionario il quale, ricordiamo, ricopriva il ruolo di sottosegretario durante il Ministero Bussetti.

Un nome che è risultato apprezzato anche dai nostri lettori, almeno leggendo i commenti degli utenti all’articolo di ieri che avanzava anche il nome di Morra come possibile successore.

Apprezzato dai nostri utenti anche il nome di Morra, presidente Antimafia, che, però, gli utenti vorrebbero mantenere al suo posto per l’importante ruolo coperto.

Quale profilo delineato dai nostri utenti?

I commenti sui social, ieri, hanno anche delineato le qualità che il prossimo Ministro dovrebbe avere. Molti i commenti di apprezzamento per il Ministro uscente, soprattutto per il suo impegno nel mettere al centro del dibattito la scuola e l’impegno per l’ambiente.

Di seguito riassumiamo alcuni dei commenti più significativi.

Un ministro che non si piega ad uno stato che non pensa all’istruzione, ai bambini ed ai ragazzi e fa sentire la sua voce, alta !

Un ministro che parli costantemente con i docenti ,i più addetti ai lavori ,perché operano in trincea con gli alunni e i genitori

una personalità solida…. coraggiosa…. che abbia poche valide idee…. che soprattutto le sappia concretizzare…. basta progetti faraonici….

Un professore vero, uno che vive la scuola e che conosce dall’interno i suoi meccanismi. Uno che lotta per riuscire a far spendere i soldi nell’istruzione prima di tutto, prima dei redditi di cittadinanza, perché il motore della cultura nasce dall’istruzione ed è un polmone del paese che va sostenuto, curato, alimentato sempre e molto bene! Il meccanismo propulsore di un sistema grande che va aggiornato continuamente per esser sempre operativo e pronto!

qualcuno che abbia buon senso e coscienza e non rifiuti ostinatamente lo sblocco della mobilità quinquennale. Ci sono persone che stanno vivendo una vita infernale e non possono riavvicinarsi a casa e alla propria famiglia.

Mi auguro che finalmente si dia il giusto spazio al mondo scolastico Il gesto di lasciare vuol dare sprone non accomodamenti

Grande rispetto per il ministro Fioramonti…Lavoro da quattro decenni nella scuola e, mai come ora, assisto a tanta svalutazione della figura docente e parimenti ad uno sperpero di risorse economiche… La scuola è diventata quasi un’agenzia interinale che promuove e paga profumatamente “esperti” di progetti e progettini… Si propongono corsi di cinese, quando questi ragazzi non padroneggiano l’Italiano…Ci si chiede perchè i giovani d’oggi abbiano un bagaglio lessicale così striminzito? Perchè le ore di Italiano sono rimpiazzate da corsi di teatro, sicurezza, salute…E il carico professionale non è uguale per tutti, ci sono docenti con classi di 25/30 alunni e altri docenti ( mi riferisco a quelli di IRC) con classi che arrivano talora anche a due unità…e comunque molto meno numerose delle altre. A nessuno è mai venuto in mente di accorpare questi pochi alunni per organizzare classi di almeno 20 studenti anche nelle ore di IRC? Anche per risparmiare? Lo si fa già in alcuni contesti. Troppo difficile? Qui il ministro Fioramonti ha ragione: “Manca la volontà”…

Mi dispiace tanto ! Finalmente un ministro che pensava all’ambiente !
Spero che anche il prossimo lo faccia!!!!!!

Bravissimo, ex ministro! Cosi si danno i segnali e non solo fumo. Deve andarci una persona che conosce il mondo della scuola e le su problematiche. Noi docenti dovremmo fare tesoro di questo gesto di coerenza e trasparenza intellettuale e cominciare a muoverci e proporre noi al Governo un modello di scuola innovativo e che meglio risponde alle esigenze dei nostri tempi.

Conte dovrebbe rifiutare le sue dimissioni e cercare di risolvere la questione

Se nn ci sono seri finanziamenti per l’istruzione, uno vale l’ altro!

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