Chi farà pulizie nelle scuole dal 1° gennaio al 29 febbraio 2020? ANIP: 5.000 esuberi, ATA scavalcati, incertezza su full time

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“Non si comprende con chiarezza chi effettuerà i servizi a partire dal 1° gennaio 2020”. Così l’ANIP Associazione Nazionale Imprese di Pulizie in audizione al Senato. 

“L’internalizzazione non renderà servizi di qualità alle scuole- afferma l’ANIP –  creando un aggravio per le casse dello Stato e consegnando nell’ incertezza circa 5mila lavoratori esclusi dalla procedura.

C’è allarme, inoltre, sulla tempistica, poiché l’internalizzazione è prevista a partire dal primo marzo 2020 e non si comprende con chiarezza chi effettuerà i servizi a partire dal primo gennaio 2020”

Il presidente di ANIP-Confindustria Lorenzo Mattioli nel corso della conferenza stampa di qualche giorno fa presso la sala Caduti di Nassirya del Senato aveva affermato “L’internalizzazione è pura follia: vedremo i presidi delle scuole italiane occuparsi di acquisti e organizzazione del lavoro; una platea di esuberi superiore a quella dell’ex Ilva; un maxi concorso pubblicato lo scorso 6 dicembre che non potrà essere circoscritto ai ‘soli’ 16mila lavoratori impegnati negli appalti.

Da un lato – prosegue Mattioli – ci mettiamo dalla parte delle imprese che oltre al mancato introito dovranno pagare il ticket disoccupazione, senza averla determinata, dall’altro pensiamo ai lavoratori che si trovano in pochi giorni a rispondere al bando dovendo scegliere su base provinciale, con un ridotto numero di posizioni tra un lavoro full o part time senza averne certezza. Così come pensiamo al personale Ata che verrà scavalcato dai nuovi assunti”.

Ricordiamo che la domanda di partecipazione al bando per l’internalizzazione dei servizi scade il 31 dicembre ore 14.

Concorso Ata appalti pulizia, pubblicato il bando: domande entro il 31 dicembre. Modalità, requisiti, tabella posti

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