Pensione a 67 anni con meno di 20 anni di contributi, che fare?
In alcuni casi la ricongiunzione anche di brevi periodi potrebbe consentire di garantirsi la pensione a 67 anni.
Al compimento dei 67 anni spetta la pensione di vecchiaia a chi ha maturato almeno 20 anni di contributi. Ma questi requisiti non bastano a chi ha versato i propri contributi a partire dal 1996 e non ha contribuzione precedente. E la pensione potrebbe slittare a 71 anni. Rispondiamo alla domanda di una nostra lettrice che ci scrive:
Sono una docente scuola infanzia in ruolo da 1/9/2004 e due anni di preruolo. Compio 67 anni il 16/12/23. Ho dei contributi a partire dal 1977 fino a maggio 83 ma in totale saranno 10 settimane al provveditorato. Vorrei sapere e capire quando andrò in pensione e come e quando fare domanda. Grazie confido in una risposta.
Pensione a 67 anni con un dubbio
Se lei non presenta domanda di cessazione dal servizio entro il 21 ottobre 2022, il 1 settembre 2023 non andrà in pensione e dovrà attendere, per il pensionamento d’ufficio il 1 settembre 2024. Ma questo non è un male nel suo caso, visto che far scivolare il pensionamento di questi mesi dopo il compimento dei 67 anni le consentirebbe di raggiungere i 20 anni di contributi minimi che il prossimo settembre non avrebbe (ne avrebbe solo 19).
Ma avendo versato tutti i suoi contributi dopo il 1996 i 20 anni di contributi potrebbero non essere sufficienti. Per chi ricade nel sistema contributivo puro, infatti, è necessario anche che la pensione che si andrà a percepire sia di importo superiore a 1,5 volte l’assegno sociale INPS (702 euro al mese circa). Nel suo caso, però, si può fare qualcosa per evitare questo inconveniente.
Se i contributi che ha versato tra il 1977 ed il 1983 sono già presenti nella gestione dei dipendenti pubblici non deve fare nulla, visto che gli stessi le portano contribuzione precedente al 1996 e, di fatto le consentono il pensionamento senza il vincolo dell’importo. Se, invece, come sospetto sono presenti nella gestione dei dipendenti privati (perchè in passato proprio lì venivano accreditati i contributi delle supplenze), dovrà provvedere a fare una ricongiunzione degli stessi. Si tratta di una ricongiunzione onerosa che le consentirebbe di avere contribuzione precedente al 1996 che la farebbe ricadere nel sistema misto e non in quello contributivo puro. Almeno avrebbe la certezza di andare in pensione il 1 settembre 2024.
Le consiglio, in ogni caso, di recarsi fin da ora presso un patronato per cercare di capire come muoversi per la ricongiunzione dei contributi ed il costo che questa comporterebbe, ma anche per farsi assistere nella presentazione della domanda di pensione nel 2024.
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