Che differenza fa ricominciare le lezioni il 14 o il 24 settembre? Lettera

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inviata da Giovanni Cappuccio – Eregia Signorina dott.a Ministra Azzolina Mi permetto fare alcune considerazioni circa l’inizio dell’anno scolastico 2020/21 alla data del 14/9 e precisamente: non tutte le Regioni hanno approvato quella data e inoltre il 14/9 è troppo in qua alle preoccupazioni che continuano a nascere dalla persistenza ancora della pandemia, che non è finita e chissà quando finirà.

In questi giorni i contagi aumentano e nonostante il gran caldo ciò significa che il Covid è fra noi ed è pericoloso. Che motivo c’è di correre? A settembre farà ancora caldo e non sarebbe male se ci fossero altri giorni di vacanza per stare al mare o ai monti e dare ossigeno economico al  turismo che ne ha bisogno.

Che differenza fa , ripartire il 14 settembre o il 24? Per l’insegnamento apprendimento nulla, tenendo conto che le scuole dovranno essere consegnate ai Comuni, per le elezioni varie entro il 18 settembre e  come minimo verranno riconsegnate alle Presidenze il 23 o 24.

Perciò si sta correndo per far fare 4 giorni di lezione in piena caluria settembrina. Ne vale la pena mettere a rischio la salute di tutti : alunni, studenti, docenti e  il resto del personale scuola? Per 4 giorni.

E tenga presente l’aspetto amministrativo cui il Ministero, il suo. dovrà andare incontro: ci sono i concorsi da espletare, le nomine di circa 200 mila supplenti da nominare dalle nuove graduatorie GPS, cioè ci saranno migliaia di scuole alla affannosa ricerca di nomine di docenti in gran parte nuovi che dovranno spostarsi dal Meridione al Settentrione, in pochissimi giorni.

Il Meridione, da granaio di Italia a granaio di prestatori di opere culturali, mi si consenta la riflessione agreste. Ci saranno centinaia di Istituti a cui verrà dato il compito di elaborare le nuove GPS classe di concorso per classe di concorso e il personale sarà impegnato per due, tre settimane a scapito di altre procedure amministrative. Nel frattempo cominciano le lezioni!!! E’ troppo. E poi i grandi veri problemi sono: la distanza fra le rime buccali sarà da prendere in considerazione o semplicemente basta dire  la distanza fra esseri umani . La mascherina si dovrà portare sempre?

Per la maggiore precauzione possibile, penso io, che impedimento c’è a praticare le due soluzioni: mascherina sempre e distanza materiale più che si può.

I suoi Comitati Tecnico scientifici che consigli le danno? Ma quanti ce ne vogliono di comitati e di incaricati a scegliere i banchi a rotelle o senza rotelle?

Ma Lei non è coadiuvata nell’esercizio della sua attività ministeriale dai Capi dipartimento, dai capi divisioni dai capi settori e via giù nella scala gerarchica e che motivo c’è di nominare Comitati Tecnici, tra l’altro costano alla collettività: quelli sono i suoi Comitati tecnici, li consulti continuamente e non ce bisogno di altre strutture esterne che poi finiscono col collidere fra di loro e non far capire più nulla a nessuno. Pochi, fidati, buoni e basta così. A Lei l’arduo compito finale . Buon lavoro nell’interesse di tutti.

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