ChatGPT, OpenAI pensa alla sua introduzione a scuola: “Dal 2024 un gruppo dedicato, può essere supporto per i docenti”

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L’introduzione di ChatGPT nelle scuole non è una mera speculazione, ma un obiettivo concreto di OpenAI, il colosso tecnologico dietro questo avanzato chatbot.

Durante un recente incontro a San Francisco, Brad Lightcap, direttore operativo di OpenAI, ha delineato la visione dell’azienda di collaborare con le istituzioni educative per esplorare l’integrazione di ChatGPT nella didattica. Benché l’idea sia attualmente focalizzata sulle scuole statunitensi, il dibattito è sentito anche in Italia, dove l’utilizzo di ChatGPT è in crescita.

L’uso di ChatGPT nel contesto scolastico solleva questioni complesse. Da un lato, esiste il timore che gli studenti possano abusarne per evitare lo sforzo intellettuale richiesto dai compiti scolastici. D’altro canto, la tecnologia è già una realtà nella vita quotidiana di molti studenti, suggerito anche dai dati che mostrano un incremento dell’uso di ChatGPT durante l’anno scolastico.

L’obiettivo di OpenAI è quello di esplorare modi costruttivi per integrare questa tecnologia nell’ambiente educativo.

Un portavoce di OpenAI ha evidenziato la visione dell’azienda riguardo l’Intelligenza Artificiale come strumento per supportare l’apprendimento e l’istruzione. OpenAI sta lavorando attivamente per informare gli insegnanti sulle funzionalità di ChatGPT e sulle iniziative in corso per il suo miglioramento. L’obiettivo è massimizzare le potenzialità positive di questa tecnologia, pur rimanendo consapevoli dei possibili utilizzi impropri.

Il dialogo con i professionisti dell’educazione è cruciale per OpenAI. Si tratta di comprendere come ChatGPT possa essere inserito efficacemente nel curriculum scolastico, bilanciando le opportunità innovative con i rischi educativi.

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