ChatGPT boom tra gli studenti: uso quotidiano raddoppiato in 12 mesi. Il 75% scrive temi con l’IA, ma cresce la richiesta di monitoraggio nelle scuole

L’intelligenza artificiale è ormai parte integrante della vita scolastica degli studenti italiani. La nuova ricerca di NoPlagio, condotta da TGM Research su ragazzi tra i 16 e 18 anni, rivela un dato impressionante: in appena un anno l’utilizzo di strumenti di IA generativa è passato dall’86% al 97% del campione intervistato.
Ancora più significativo è l’aumento della frequenza d’uso: l’utilizzo settimanale è balzato dal 33% al 51%, mentre quello quotidiano è più che raddoppiato, passando dall’8% al 19%. Parallelamente, si riduce di 17 punti percentuali il numero di studenti che dichiarano un uso solo occasionale nell’arco del mese.
Compiti e temi: ChatGPT sempre più presente
La ricerca di informazioni rimane l’uso principale dell’IA, crescendo dal 71% al 76%. Significativo l’incremento del 9% di studenti che utilizzano questi strumenti “per imparare” (dal 33% al 42%), mentre cresce del 2% l’uso per rispondere ai test.
Per quanto riguarda i compiti scolastici, il 59% degli studenti ammette di usare ChatGPT per svolgerli, dato sostanzialmente stabile rispetto al 60% del 2024. Diverso il discorso per la scrittura di temi e progetti: qui la percentuale sale significativamente al 75%, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente.
Consapevolezza critica in crescita
Nonostante l’uso massiccio, emerge una maggiore consapevolezza critica tra i giovani. Il 58% degli studenti si dichiara favorevole a un monitoraggio dell’uso dell’IA per evitare il plagio, dato che rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2024.
Cresce anche la cautela nell’affidarsi completamente ai contenuti generati: il 58% degli studenti ritiene che si dovrebbe fare attenzione e non fare completo affidamento su ChatGPT (+4% rispetto al 2024). L’82% dei ragazzi è convinto che l’IA sarà una presenza stabile nella propria vita, in netto aumento rispetto al 68% del 2024.