Chat tra docenti, studenti e genitori, Bianchi: “Sbagliato vietarle, si troveranno le giuste forme di comunicazione”

Nel corso dell’intervista a Il Messaggero, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha parlato anche della questione riguardante le chat di classe tra docenti, studenti e genitori al centro delle ultime polemiche dopo l’intervento dell’ANP Lazio che ha previsto una revisione del codice di comportamento.
“Sono fiducioso che le nostre scuole e i nostri insegnanti sapranno trovare le giuste forme di comunicazione con le famiglie e con i ragazzi. – spiega Bianchi – Credo che più che mettere limiti serva dialogo, coinvolgimento e partecipazione delle famiglie nella vita delle comunità scolastiche. E la tecnologie non può essere esclusa da questo processo. Con i giusti modi e giusti linguaggi”.
Stop ai messaggi tramite i social
I dirigenti scolastici del Lazio optano per il pugno di ferro. Stop alle conversazioni private. Famiglie, studenti e docenti dovranno comunicare attraverso la scuola. Unica eccezione le comunicazioni urgenti: gite cancellate o lezioni sospese. Ai docenti non sarà permesso avere conversazioni via Whatsapp o via social con i genitori degli studenti. Anche in questo caso, spiegano i presidi, si tratta di una misura necessaria per evitare equivoci.
Giro di vite anche per gli studenti
Giro di vite anche per gli studenti: foto, post e commenti non dovranno ledere l’immagine dell’istituto. Per le sanzioni a carico degli alunni, i presidi pensano alle ore di volontariato con lavori socialmente utili: “Non si tratta di punizioni, ma di aiutarli a maturare anche nell’utilizzo dei social”.
I presidi tengono a precisare che le nuove regole in arrivo riprendono quanto già deciso in Francia e Inghilterra con un elenco di regole per disciplinare non solo le norme di insegnamento, ma anche di comportamento.