Certificazioni false e diplomifici, il sistema delle certificazioni comprate per scalare le graduatorie. L’inchiesta di Mi Manda Rai 3

Un nuovo capitolo dell’inchiesta sulla compravendita di titoli di studio e certificazioni. Non ci sono solo gli studenti a cercare scorciatoie e a pagare per ottenere più facilmente i diplomi, ma anche i docenti o aspiranti tali: grazie a enti e istituti compiacenti si può, infatti, acquistare una certificazione di conoscenza dell’inglese (o di un’altra lingua), di informatica o di altre materie, senza mai aver aperto un libro o frequentato un corso.
Lo scopo è quello di aumentare il proprio punteggio in vista di un concorso per salire più velocemente in graduatoria, anche a discapito di chi le certificazioni le ha ottenute davvero e onestamente. Le false certificazioni si possono comprare anche per diventare insegnanti di sostegno. Gli inviati di “Mi Manda RaiTre” hanno incontrato operatori di centri studi, intermediari, che promettono il titolo “facile”: esami farsa, corsi per il sostegno presi all’estero, punti “regalati” dai diplomifici.
L’inchiesta ha portato alla luce un sistema di corruzione e falsificazione che coinvolge scuole paritarie, enti certificatori e persino sindacalisti. Al centro dello scandalo, la compravendita di certificazioni linguistiche e informatiche necessarie per scalare le graduatorie provinciali per le supplenze e ottenere incarichi di insegnamento. Gli aspiranti docenti, pagando somme che vanno da poche centinaia a migliaia di euro, possono ottenere titoli senza frequentare corsi o sostenere esami.
Certificazioni false e punteggi gonfiati
Le certificazioni linguistiche, come il livello C1 o C2 di inglese, e quelle informatiche sono tra i titoli più richiesti per aumentare il punteggio nelle graduatorie. Tuttavia, l’inchiesta ha dimostrato che molti di questi attestati vengono rilasciati senza alcuna verifica delle competenze. Gli intermediari garantiscono il superamento degli esami fornendo le risposte durante le prove o, in alcuni casi, bypassando del tutto il processo formativo. Ancora più grave è la possibilità di acquistare abilitazioni per il sostegno, un ruolo delicatissimo che richiede una preparazione specifica per supportare studenti con disabilità.
Scuole paritarie e il ricatto del punteggio
Un altro aspetto inquietante riguarda alcune scuole paritarie, che offrirebbero contratti fittizi agli insegnanti per consentire loro di accumulare punteggio. In molti casi, gli stipendi vengono restituiti in contanti ai dirigenti scolastici, trasformando il lavoro in un mero scambio di favori.