Certificazione Unica, disponibile su NoiPa a partire dal 16 marzo: cos’è e perché è utile

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A partire dal 16 marzo, come stabilito dall’Agenzia dell’Entrate con la circolare del 17 gennaio, sarà disponibile su NoiPa la certificazione unica 2023.

Il documento è utilizzato dai sostituti d’imposta per attestare diversi tipi di redditi, tra cui il lavoro dipendente e assimilato, lavoro autonomo, provvigioni, redditi diversi e corrispettivi derivanti da contratti di locazione brevi.

In sostanza, è un riepilogo dei redditi percepiti nel corso dell’anno e si riceveranno tante certificazioni quanti sono i datori di lavoro o i committenti avuti nel corso dell’anno.

Il soggetto che retribuisce i compensi da lavoro dipendente o lavoro autonomo è obbligato a versare le ritenute IRPEF su tali compensi e a produrre la relativa certificazione annuale, nota come Certificazione Unica. Questo obbligo ricade sul sostituto d’imposta, che solitamente coincide con il datore di lavoro per i dipendenti o con il committente/cliente per i lavoratori autonomi.

Il produttore della certificazione ha due doveri da adempiere: trasmettere la certificazione all’Agenzia delle Entrate, che grazie a questi dati potrà alimentare le dichiarazioni precompilate e effettuare controlli incrociati a campione, e consegnare la certificazione al percipiente, ovvero al lavoratore dipendente o al collaboratore autonomo.

Si segnala che la trasmissione telematica delle certificazioni uniche che riguardano esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili attraverso la dichiarazione dei redditi precompilata, può essere effettuata entro il 31 ottobre 2023, ovvero il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta.

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