Centri estivi, il governo annuncia rifinanziamento per il 2025: 60 milioni. Novara: “Basta prese in giro, fondi insufficienti, non servono interventi spot”

Il governo ha confermato il rifinanziamento dei centri estivi per il 2025, stanziando una cifra pari a 60 milioni di euro. L’annuncio è stato dato dalla ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, che ha sottolineato la continuità con le misure adottate lo scorso anno.
L’obiettivo principale è sostenere le famiglie e offrire ai più giovani opportunità educative e ricreative durante il periodo estivo. A breve, sarà pubblicato un avviso pubblico rivolto ai Comuni, che potranno accedere ai fondi per organizzare attività destinate a bambini e adolescenti.
Obiettivi e modalità di accesso ai fondi
I centri estivi rappresentano una valida alternativa e aiutano le famiglie a conciliare lavoro e vita privata, mentre i ragazzi possono sviluppare competenze interpersonali e autonomia. I fondi stanziati mirano a supportare i Comuni nella realizzazione di programmi estivi inclusivi. Le risorse saranno destinate a progetti che promuovano attività ludiche, educative e socializzanti, con particolare attenzione al benessere dei ragazzi e al sostegno delle famiglie. L’avviso pubblico, atteso a breve, permetterà alle amministrazioni locali di presentare le proprie richieste di finanziamento, dimostrando la capacità di gestire iniziative che valorizzino i giovani e rispondano alle loro esigenze.
Daniele Novara: “Non servono interventi spot”
Tuttavia, non mancano le criticità. Secondo il pedagogista Daniele Novara, i 60 milioni stanziati non sono sufficienti a coprire le reali necessità delle famiglie. “Non servono provvedimenti spot”, ha dichiarato Novara, sottolineando la necessità di un approccio più organico e strutturato per garantire un accesso equo e sostenibile ai centri estivi. L’esperto ha evidenziato l’importanza di investire sull’educazione e sulle nuove generazioni, per costruire una società più equilibrata e inclusiva: “Serve una vera presa di coscienza collettiva che rimetta al centro l’educazione e le nuove generazioni e che attui progetti organici che favoriscano esperienze di socialità e di crescita lontane dal narcisismo e dal bellicismo che sembra ormai permeare la nostra società”.