Centemero: “Siano le scuole a valutare se persone veramente in grado di insegnare”

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red – E l’idea vale sia per gli aspiranti docenti che affronteranno il nuovo percorso di formazione e reclutamento, sia per gli insegnanti già di ruolo che dovranno essere giudicati.

red – E l’idea vale sia per gli aspiranti docenti che affronteranno il nuovo percorso di formazione e reclutamento, sia per gli insegnanti già di ruolo che dovranno essere giudicati.

"Bisogna partire dal principio – ha detto l’On Centemero a GildaTv – che bisogna valutare in classe se una persona è in grado di insegnare, non con un tirocinio di poche ore o con una simulazione di una lezione davanti ad una commissione. La valutazione seria potrà avvenire con un anno intero di tirocionio o in apprendistato." Si inserisce così la responsabile scuola di FI nel dibattito legato alla formazione e al reclutamento dei docenti.

Su cosa premiare, invece, del lavoro dei docenti di ruolo, l’On Centemero interviene inserendosi nel dibattito aperto da OrizzonteScuola .




Ieri abbiamo ripreso una suggestione del Sole24Ore che avanzava l’ipotesi di premiare  non i docenti che lavorano di più assumendo incarichi organizzativi, ma coloro che insegnano meglio, perché è questo il lavoro del docente.

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"Noi pensiamo – ha detto la Centemero – che la professione degli insegnanti passi attraverso una carriera che preveda tre step, ma che non significa una carriera di tipo organizzativo. Un bravo dirigente sa quali sono le caratteristiche di un docente. La valorizzazione all’interno della scuola può avvenire sia sulla funzione didattica che organizzativa."

"Ci potrà essere un docente senior esperto di didattica che può formare altri insegnanti, apportando un valore aggiunto all’aspetto formativo e didattico e chi avrà più propensione per la progettualità e magari farà il Vicario. Bisogna saper distinguere le competenze."

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