“C’è un killer a scuola”, si trattava di un falso allarme. Cos’è il procurato allarme e perché è reato

WhatsApp
Telegram

Un’operazione di emergenza ha coinvolto la polizia nel quartiere di Schmargendorf, a sud-ovest di Berlino, dopo l’attivazione di un allarme presso una scuola elementare. Il quotidiano tedesco Bild ha riferito che si sospettava la presenza di un killer seriale, ma le autorità non hanno confermato questa ipotesi. Alcuni media avevano parlato di una possibile sparatoria, ma l’allarme si è rivelato infondato. Sul posto sono intervenuti oltre 200 agenti, ma non è stata trovata alcuna minaccia.

Il procurato allarme

In Italia si sono verificati diversi episodi di procurato allarme, ultimo in ordine di tempo giorno 4 dicembre quando uno studente ha chiamato la scuola dicendo che c’era una bomba, voleva evitare una interrogazione.

E’ bene ricordare che il “procurato allarme”, la diffusione di notizie false o ingannevoli che inducono a temere per la sicurezza pubblica o privata è un reato.

Riferimenti normativi

In Italia, il procurato allarme è disciplinato dall’articolo 658 del Codice Penale, che recita:“Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’Autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a 516 euro.”

Perché è considerato reato

  1. Interferenza con i servizi di emergenza
    Le forze di polizia, i vigili del fuoco e il personale medico possono essere dirottati inutilmente verso una situazione inesistente, ritardando il loro intervento in reali situazioni di pericolo.
  2. Rischio di panico collettivo
    Diffondere notizie false può generare paura, caos e comportamenti irrazionali nella popolazione, aumentando il rischio di incidenti o reazioni sproporzionate.
  3. Costi economici e organizzativi
    Ogni intervento delle forze dell’ordine o dei servizi di emergenza comporta costi significativi per la collettività, che non possono essere giustificati da falsi allarmi.
  4. Tutela della sicurezza pubblica
    Il reato mira a proteggere l’ordine pubblico, evitando che la popolazione venga allarmata inutilmente o che le istituzioni siano messe sotto pressione senza motivo.

Tra gli esempi comuni di procurato allarme ricordiamo proprio allertare inutilmente i soccorsi per emergenze inesistenti.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri