CdM approva il decreto Caivano, Anief: giusto dare alle scuole quote maggiori di personale soprattutto dove c’è più devianza e dispersione
Via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge, cosiddetto dl Caivano, contenente “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”: una delle novità maggiori è l’istituzione di un osservatorio sulla devianza minorile per ridurre l’abbandono scolastico e avviare progetti di rigenerazione urbana, enfatizzando l’educazione alla legalità, soprattutto nelle aree periferiche.
Per i giovani dai 14 anni in su, verrà data al questore la capacità di emettere avvisi orali e di limitare l’uso dei cellulari, al fine di prevenire reati digitali. Arriva il Daspo urbano e multe fino a 1.000 euro per i genitori di minori che commettono reati su altri minori senza denuncia. Le vittime di reati on line possono ora richiedere l’oscuramento o la rimozione dei propri dati personali, garantendo una protezione maggiore della privacy. Per i giovani in difficoltà si avvia il percorso di rieducazione, che può includere lavori socialmente utili o collaborazioni con enti no profit, variando da uno a sei mesi. I genitori che non rispettano l’obbligo scolastico dei figli rischiano fino a 2 anni di carcere e la perdita dell’assegno di inclusione, mentre la precedente multa di 30 euro per l’inadempienza all’istruzione, sostituendola con una sanzione detentiva. Per l’istruzione nel Mezzogiorno, scrive la stampa specialistica, “saranno stanziati 32 milioni di euro in tre anni per rafforzare l’organico docenti, seguendo l’“Agenda Sud” e istituendo un Fondo contro la dispersione scolastica dal 2024”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “ben vengano le iniziative di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile. È giusto aumentare gli organici del personale scolastico, indispensabile per fare fronte alla devianza giovanile e ridurre la dispersione scolastica, soprattutto in certi territori. Sarebbe anche bene intervenire anche sul voto di condotta degli studenti, come decuplicare le risorse stabilite per l’aumento degli organici e dare dignità di materia e organico a una disciplina fondamentale come l’educazione civica i cui principi sono trasversali e la cui materia esige un insegnamento curricolare. Il nostro sindacato autonomo spero che possa essere coinvolto come parte sociale per dare il suo contributo, a partire dall’Osservatorio prefettizio”, conclude il sindacalista.