Cattedre vuote, sarà record di supplenze? Si prepara “l’esercito di precari”. C’è chi invoca il doppio canale di reclutamento per risolvere la situazione
Quest’anno sono state autorizzate 45 mila immissioni in ruolo dal MEF. Numeri che lasciano presagire ad un anno scolastico che potrebbe anche “regalare” un nuovo record negativo, ovvero un contingente di supplenze superiore agli ultimi anni.
E se l’allarme arriva da esponenti della maggioranza di Governo, allora la questione si fa veramente seria: “La percentuale di docenti “titolari” (quelli cioè che possono garantire la continuità didattica alla base della qualità del servizio) è da tempo in caduta libera – osserva il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato – . Quest’anno si sfonderà probabilmente il record assoluto delle supplenze (ci avviciniamo alle 300mila unità) che andranno a coprire i posti effettivamente necessari”.
Dunque secondo Pittoni la quota 300 mila supplenze potrebbe essere sfiorata. Numeri enormi considerando gli sforzi che da anni si provano a fare per ridurre il famoso fenomeno della supplentite.
Ecco perchè l’ex senatore pone da anni la soluzione a tale problema, ovvero il doppio canale di reclutamento. Secondo Pittoni, infatti, ci sarebbe “l’urgenza di un meccanismo di reclutamento degli insegnanti a doppio canale in base a merito ed esperienza, invece di limitarsi al tradizionale concorso per titoli ed esami con tempi ormai fuori dalla realtà”.
Le immissioni in ruolo: solo 45 mila quest’anno
Il Ministero ha informato in realtà che non sono stati autorizzati per le immissioni in ruolo tutti i posti liberi, perché una parte è stata accantonata per i vincitori del secondo concorso da bandire in autunno.
Da segnalare la graduatoria di merito del primo concorso del Pnrr, che si sta svolgendo attualmente. A questa procedura verrà destinato il 50% dei posti residuati dalle immissioni in ruolo da GM 2016 e 2018 (compresa la fascia aggiuntiva).
Inoltre, da sottolineare che dalle GM del concorso in esame si può arrivare ad assumere sino a 20.000 posti dei 44.000 a disposizione.
Si tratta comunque di una situazione che ha deluso le organizzazioni sindacali, dato che a loro modo di vedere quest’anno sarà dura e la possibilità di avere un numero si supplenze elevato si fa sempre più certa. Motivo che ha spinto le stesse organizzazioni sindacali a chiedere un incontro urgente con il Ministro Valditara.
Il doppio canale per sconfiggere la supplentite
Ecco perchè la proposta di Pittoni piace molto ai sindacati. In primis l’Anief, fautrice sin dalla prima ora del sistema previsto dal leghista. E a distanza di tempo il pensiero non è cambiato: “Il problema – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che 19mila cattedre vacanti vengono accantonate per concorsi futuri, mentre per chi i concorsi li ha già vinti o è stato reputato abile per l’immissione in ruolo sembra non avere alcuna certezza. Anche perchè per ogni categoria di aspiranti al ruolo si avrà una percentuale piuttosto ristretta”.
“La verità – continua il sindacalista autonomo – è che bisogna finirla di immettere in ruolo su un numero di cattedre che a mala pena copre il turn over. Basterebbe attuare due mosse: reintrodurre come regola di base del reclutamento nella scuola il doppio canale e cancellare una volta per tutte gli organici di fatto e le famigerate cattedre in deroga su sostegno. A quel punto vi sarebbe lo spazio per assumere a tempo indeterminato tutti i vincitori di concorso, compresi gli idonei. E anche per collocare finalmente nei ruoli dello Stato i tanti precari, pure quelli assunti e licenziati dopo l’anno di prova, che continuano ad essere utilizzati 8-9 mesi l’anno e d’estate messi ai box in attesa che la scuola riprenda le attività”.
A proposito di doppio canale, una riflessione pubblicata sul nostro sito si concentra proprio su questo tema: “Il doppio canale proposto dai triennalisti – scrive una lettrice – prevede l’istituzione di due graduatorie distinte: una per le GAE (Graduatorie ad esaurimento) e i meritevoli, e un’altra per i triennalisti. Questo approccio permetterebbe di sfruttare al meglio le risorse esistenti, inserendo nel sistema docenti già formati e con esperienza pratica, riducendo al contempo il ricorso ai supplenti. Un canale dedicato ai triennalisti potrebbe semplificare notevolmente il processo di reclutamento, eliminando la necessità di corsi CFU costosi e complicati, che spesso rappresentano un ostacolo per chi desidera stabilizzare la propria posizione lavorativa”.
Dunque, si vede che il tema è molto sentito. Per farla semplice, basterebbe estendere il meccanismo che avviene per l’assunzione da GPS sostegno anche ai posti comuni, così come chiesto dai sindacati.
Ma per fare ciò si dovrebbero toccare questioni importanti, come i concorsi Pnrr, quello attualmente in svolgimento e quello che si svolgerà ad ottobre, senza contare le reali risorse economiche che lo Stato potrebbe mettere a disposizione. Perchè un conto è riuscire ad assumere da GPS sostegno un altro conto è contare la prima fascia di tutte le classi di concorso dei posti comuni.
A proposito di GPS. Ricordiamo che i prossimi supplenti, quelli che probabilmente andranno a coprire tutte quelle cattedre vuote di cui stiamo parlando, saranno pronti entro il mese di agosto: fino al 7, come sappiamo, c’è la scelta delle 150 preferenze delle GPS, momento cruciale in vista dell’assegnazione delle cattedre libere.