Cattedre vacanti, nel Lazio è allarme rosso: 15mila insegnamenti senza docente di ruolo. Pantuso (Uil Scuola Rua): “Non ci sono miglioramenti”

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Il conto alla rovescia per la Maturità 2023 è cominciato, ma il futuro dell’anno scolastico non sembra promettente per il Lazio. A lanciare l’allarme sono i sindacati: 6mila cattedre vacanti a Roma e 15mila nel Lazio. “Sarà un anno scolastico senza miglioramenti”, avverte Saverio Pantuso, segretario della Uil Scuola Rua del Lazio, al Corriere della Sera.

A Roma, per il prossimo anno scolastico, si prevedono 6.206 cattedre vacanti. La stabilizzazione, secondo Pantuso, resta un miraggio per molti docenti. Ma la questione delle cattedre vacanti riguarda anche gli studenti: la continuità didattica, fondamentale per garantire il diritto allo studio, è a rischio.

Nella Capitale, i dati della Uil mostrano che ci sono 285 cattedre vacanti nella scuola dell’infanzia, 1.152 in quella primaria, 1.468 nella scuola media e 1.592 nelle scuole superiori. A queste si aggiungono i posti vacanti per gli insegnanti di sostegno: 194 all’infanzia, 749 alla primaria, 445 alle medie e 384 alle superiori.

Da anni, la Uil Scuola Lazio sottolinea l’importanza di un iter diverso per l’assegnazione delle cattedre, con una verifica preliminare dei titoli e punteggi dei candidati. Secondo Pantuso, si rischia un’altra “lotteria dell’algoritmo”, già fonte di ingiustizie nel passato.

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