Cattedre concorso in Campania: neanche San Gennaro le ha fatte riapparire. Lettera
Ci abbiamo provato in occasione della festa per San Gennaro, ma la nostra protesta era poca cosa, rispetto a quella dei senzatetto e degli altri concittadini con problemi ben più gravi del nostro da segnalare.
Il Patrono alla fine il miracolo lo ha fatto, ma dei nostri posti, così come probabilmente per gli alloggi dei senzatetto, non c’è ancora traccia.
E così tentiamo di nuovo, a chiedere conto delle cattedre bandite per il concorso 2016 e poi sparite subito dopo la pubblicazione delle graduatorie di merito. Noi docenti vincitori del concorso in Campania protesteremo il prossimo 27 settembre, riunendoci presso la sede napoletana dell’URS nella speranza di ottenere risposte all’interrogativo che ci toglie il sonno da giorni: Che fine hanno fatto i nostri posti, quelli previsti da bando ma poi di fatto inesistenti all’indomani della pubblicazione delle graduatorie?
«I docenti vincitori saranno tutti a scuola entro il 15 settembre», si diceva la scorsa estate. E così tra un castello di sabbia – perché ad agosto nessun genitore, nemmeno se aspirante docente da una vita, può negarlo ai suoi figli – e una slide di PowerPoint, sono volate via le vacanze 2016.
Alla fine le prove le abbiamo superate, le graduatorie sono state pubblicate nei tempi previsti, ma dei posti messi a bando non si hanno più notizie.
Saremo tutti immessi in ruolo nel prossimo triennio, assicurano dal Ministero. Ma tre anni non sono pochi per chi ha investito in formazione, superato selezioni, accumulato titoli e costruito una professionalità con sacrifici e dedizione. È un po’ come quando stai due ore sotto al sole per costruire il tuo castello e il bambino dell’ombrellone accanto te lo distrugge in due minuti. Un po’ te lo aspettavi ma fa tanta rabbia lo stesso.
Rossella Micillo
Vincitrice concorso a cattedra 2016