Castellana (Gilda): “La scuola non è un bancomat. Stop all’eccessiva burocratizzazione. I sindacati sono diventati ‘centri servizi’ per compilazione di domande e istanze”
Il 2025 si apre con la protesta dei docenti precari di sostegno, scesi in piazza a Roma il 3 gennaio per chiedere la stabilizzazione. Tra i sindacati presenti, la Gilda degli Insegnanti, che da anni si batte per un reclutamento più certo e meno improvvisato per tutti i precari della scuola.
In un’intervista a Domani, il segretario Vito Carlo Castellana ha ribadito la necessità di percorsi di specializzazione seri e di qualità, che non subiscano continui cambiamenti con l’avvicendarsi dei governi.
“La scuola è un bancomat”. Castellana critica la formazione online indiscriminata
Castellana ha espresso forti critiche sulla legge 106/2024, che crea disparità tra docenti specializzati con 60 CFU in presenza e quelli che potranno specializzarsi con 30 CFU anche online, coordinati da Indire. “Pensiamo che ancora una volta il mondo della scuola è considerato un bancomat al quale attingono i vari enti di formazione e le università”, ha affermato. La Gilda chiede alle università di opporsi alla formazione online indiscriminata, spesso di bassa qualità, e di ripensare la formazione docenti coinvolgendo gli insegnanti con esperienza diretta e le scuole, che conoscono le reali esigenze del territorio.
Concorsi, GPS e stop alla burocrazia. Le proposte della Gilda
Secondo Castellana, il sistema migliore di reclutamento a medio-lungo termine è il concorso, con formazione gratuita per gli insegnanti. Nell’immediato, propone un doppio canale: assumere da GPS I fascia tutti gli specializzati e abilitati e attingere da tutte le graduatorie concorsuali di merito esistenti, come il concorso 2020, creando anche graduatorie di merito per i concorsi PNRR.
Il segretario della Gilda ha denunciato inoltre l’eccessiva burocratizzazione che affligge la scuola, trasformando i sindacati in “centri servizi” per la compilazione di domande e istanze. “Tutto questo è inaccettabile e ha leso la credibilità del sindacato”, ha concluso Castellana, ribadendo l’impegno della Gilda per una scuola di qualità e la valorizzazione della professionalità del personale docente e non docente.