Caso Sangiuliano, ipotesi rimpasto di governo: Turismo, Cultura e Affari Europei possono cambiare titolare nelle prossime settimane

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Il caso della consulente “fantasma” del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano continua a tenere banco nel dibattito pubblico. Mentre si indaga sulla reale posizione della donna e su un eventuale utilizzo di fondi pubblici, si fa sempre più insistente l’ipotesi di un rimpasto di governo.

Secondo le indiscrezioni riportate da diverse testate, la premier Giorgia Meloni starebbe valutando la sostituzione di alcuni ministri, tra cui lo stesso Sangiuliano, la ministra del Turismo Daniela Santanché, alle prese con due richieste di rinvio a giudizio, e il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, in procinto di assumere l’incarico di commissario europeo.

L’obiettivo di Meloni sarebbe quello di evitare un rimpasto formale, che potrebbe destabilizzare gli equilibri interni alla maggioranza, e procedere invece con sostituzioni scaglionate nel tempo. Una strategia che le permetterebbe di arrivare a fine mandato con la stessa squadra di governo, coronando il sogno di battere il record di longevità nella storia repubblicana.

Intanto, iniziano a circolare i primi nomi per un’eventuale successione al ministero della Cultura. Tra i papabili figurano Alessandro Giuli (presidente della Fondazione Maxxi), Giordano Bruno Guerri e Giampaolo Rossi. C’è chi ipotizza anche un avvicendamento con l’attuale presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco.

Resta da capire quale sarà la mossa di Meloni e se il caso Sangiuliano, già finito sotto i riflettori per alcune gaffe clamorose (come quella su Times Square a Londra o su Colombo e Galileo), si rivelerà la classica “goccia che fa traboccare il vaso”.

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