Caso (M5S): “Dote educativa contro la stangata del caro-libri”

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La benzina, l’energia e i prezzi al supermercato sono solo alcuni dei costi crescenti che hanno pesato sulle spalle delle famiglie italiane di recente. Ma, come avvertono gli esperti del settore, c’è un nuovo colpo economico in arrivo: il caro-libri. Le previsioni non sono rosee: un aumento dei prezzi ben oltre il 10% rispetto al precedente anno scolastico.

Per gli studenti delle scuole superiori, ciò potrebbe tradursi in una spesa che supera i 500 euro. Ma la questione non si limita ai soli rincari. Come ha sottolineato Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, la pratica di apportare piccole modifiche o aggiunte ai libri di testo, costringendo gli studenti ad acquistare nuove edizioni, sta diventando un grave problema. Un libro di testo potrebbe essere stato appena utilizzato l’anno precedente, ma diventa obsoleto a causa di leggere revisioni, generando ulteriori spese per le famiglie.

Antonio Caso, capogruppo del M5S in commissione cultura alla Camera, ha chiarito la posizione del partito in merito. Una proposta di legge è stata già depositata e verrà presentata a settembre. Questa proposta punta a mettere in atto misure per salvaguardare il diritto allo studio, tra cui l’istituzione di una “dote educativa”. L’obiettivo è duplice: prevenire la dispersione scolastica e garantire il diritto all’educazione, nonostante gli ostacoli finanziari.

Caso ha anche espresso la speranza che il governo prenda delle misure proattive, preparandosi per questi rincari e offrendo sostegni alle famiglie che potrebbero trovarsi in difficoltà.

Le famiglie italiane sono già alle prese con una serie di aumenti e rincari. È essenziale che i responsabili politici riconoscano la gravità della situazione e agiscano tempestivamente per garantire che l’istruzione, un diritto fondamentale, non diventi un lusso inaffordabile.

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