Caso (M5S): “Con la riforma degli istituti tecnici il governo sottomette la scuola alle aziende private”

Antonio Caso, deputato del Movimento Cinque Stelle e capogruppo del partito in commissione Cultura, in un’intervista a Fanpage, critica duramente la riforma degli istituti tecnici e professionali ideata dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Secondo Caso, il progetto del governo non farebbe altro che trasformare la scuola in una sorta di avviamento al lavoro, sottomettendo la didattica alle aziende private sul territorio.
Le critiche del M5S
Le critiche del M5S alla riforma di Valditara sono numerose. Innanzitutto, si sostiene che essa vada a tradire la missione della scuola, che è quella di fornire ai ragazzi e alle ragazze i giusti strumenti per diventare cittadini del futuro. Secondo il M5S, la scuola non deve essere uno strumento per insegnare agli studenti a lavorare in una specifica azienda, ma deve piuttosto fornire loro un metodo critico che gli permetterà di adattarsi al mondo del lavoro in continua evoluzione.
Inoltre, il M5S critica il fatto che la riforma utilizzi termini come “filiera” e “addestramento degli studenti”, che a loro avviso confermano l’intenzione di trasformare la scuola in un bacino di manodopera per le aziende. Si critica anche l’idea di inserire esperti aziendali nel corpo docenti, senza peraltro chiarire come e con quali soldi questo dovrebbe avvenire.
Le proposte del M5S
Il M5S ha presentato 600 emendamenti alla riforma in commissione, nel tentativo di migliorarla. Tuttavia, Caso si dice pessimista sul risultato finale, affermando che il disegno di legge non porterà da nessuna parte.