Casi COVID a scuola, linee guida su come gestirli e attivazione didattica distanza nella scuola Primaria: modello da scaricare

Le uniche linee guida per la gestione dei casi sospetti di Covid-19 nelle scuole sono rappresentate dal documento “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia”, realizzato dal gruppo di lavoro dell’Istituto Superiore di Sanità. Il documento, ricordiamo è stato approvato all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, da ANCI e UPI il 28 agosto.
Documenti di riferimento
Ogni scuola deve in ogni caso seguire le indicazioni per la prevenzione dei casi COVID-19 del Ministero della Istruzione (MI), del Ministero della Salute (MdS) e del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ed in particolare le istruzioni contenute nei seguenti documenti:
MI: Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 (26 giugno 2020);
CTS: “Ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico e le modalità di ripresa delle attività didattiche per il prossimo anno scolastico” (approvato il 28 maggio 2020 e successivamente aggiornato il 22 giugno 2020);
Circolare 29 maggio 2020, n. 18584: “Ricerca e gestione dei contatti di casi COVID-19 (contact tracing) ed App IMMUNI”;
Rapporto ISS COVID-19 n. 1/2020 Rev.
Il rischio COVID
La riapertura della scuola ha riproposto il tema del potenziale aumento del rischio da Covid-19. Di contro, le indicazioni operative pongono le istituzioni scolastiche e i servizi educativi dell’infanzia nelle condizioni di operare in sicurezza “attraverso la comprensione e la consapevolezza dei rischi per la salute pubblica, non solo sui bambini, sul personale scolastico e sui loro contatti sociali immediati, ma anche su un aumento della trasmissione a livello di virus comunitari.”, dotando le scuole di chiare e inequivocabili indicazioni operative per la eventuale gestione dei casi di alunni con segni o, anche semplicemente, sintomi legati alla SARS-CoV-2.
Un intero capitolo delle “Indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’infanzia” è dedicato agli aspetti relativi alla formazione, all’informazione e alla comunicazione per operatori sanitari e operatori scolastici.
Servizi educativi dell’infanzia (bambini 0-6 anni)
Poichè i servizi educativi dell’infanzia presentano peculiarità didattiche/educative che non rendono pensabile l’applicazione di certe misure di prevenzione come il tutela della distanza fisica di almeno 1 metro e l’uso di mascherine, il documento propone vivamente e raccomanda una didattica a piccoli gruppi stabili (sia per i bambini che per gli educatori).
Risposta a eventuali casi e focolai da COVID-19
Il documento ministeriale individua il percorso da adottare nei 4 scenari più probabili:
- caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico;
- caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio;
- caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, in ambito scolastico;
- caso in cui un operatore scolastico presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37.5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, al proprio domicilio.
Caso di numero elevato di assenze in una classe
Il “Referente scolastico per il Covid-19” nominato già in tutte le scuole, dovrà comunicare al DdP il caso in cui si dovesse verificare un numero elevato di assenze improvvise da parte di studenti in una o più classi (per esempio il 40%; il valore deve tenere conto anche della situazione delle altre classi) oppure anche di insegnanti. Da escludere i casi in cui dette assenze di massa sono riconducibili a conosciute e inaccettabili prese di posizione di genitori della scuola (il caso, ad esempio, delle frequenti e massicce scelte opinabili di non permettere al figlio di frequentare la scuola per paure connesse a casi segnalati nell’istituto). Il DdP effettuerà a questo punto un’indagine epidemiologica per valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, tenendo conto della presenza di casi confermati nella scuola o di focolai nella comunità di riferimento.
Alunno o operatore scolastico che risultano positivi al SARS-CoV-2
Nel caso in cui siano trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura, dovrà essere effettuata una sanificazione straordinaria della scuola secondo la seguente procedura:
- chiudere le aree utilizzate dalla persona positiva fino al completamento della sanificazione;
- aprire porte e finestre per favorire la circolazione dell’aria nell’ambiente;
- sanificare (pulire e disinfettare) tutte le aree utilizzate dalla persona positiva, come uffici, aule, mense, bagni e aree comuni;
- continuare con la pulizia e la disinfezione ordinaria.
Nel caso in cui siano confermati Covid-19 al DdP della ASL competente territorialmente in base all’ubicazione dell’Istituto Scolastico, spetta a questi di occuparsi dell’indagine epidemiologica finalizzata ad espletare le attività di contact tracing (ricerca e gestione dei contatti). Attività agevolata dal “Referente d’Istituto COVID” e dal Dirigente Scolastico che provvederanno a tracciare i contati diretti dell’eventuale soggetto individuato, ricorrendo al registro elettronico, all’orario di servizio o delle lezioni, al registro delle sostituzioni e ad ogni altro espediente che renda assolutamente corretta la tracciabilità dei contati. In particolare, in caso di alunni e personale scolastico individuati come contatti stretti del caso confermato, il medesimo DdP dovrà provvedere alla prescrizione della quarantena (14 giorni successivi all’ultima esposizione).
Quarantena, didattica a distanza e DDI
Nel caso di quarantena la scuola innesca tutte quelle procedure previste dal “Piano scolastico per la didattica digitale integrata”. Per Didattica digitale integrata (DDI) si intende la metodologia innovativa di insegnamento-apprendimento, rivolta a tutti gli alunni dell’Istituto, come modalità didattica complementare che integra o, in condizioni di emergenza, come nel caso di quarantena, sostituisce, la tradizionale esperienza di scuola in presenza con l’ausilio di piattaforme digitali e delle nuove tecnologie.
Il quadro normativo
L’emergenza sanitaria ha implicato la scelta di provvedimenti normativi che hanno individuato la possibilità di svolgere “a distanza” le attività didattiche delle scuole di ogni grado, su tutto il territorio nazionale (decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, articolo 1, comma 2, lettera p).
Il D.L. 8 aprile 2020 n. 22, il D.L. 19 maggio 2020 n. 34 e D.M.I. 26 giugno n. 39 e “Le Linee Guida” (Allegato A al D.M. 26 giugno n. 39), in particolare, hanno fornito indicazioni dettagliate per la progettazione del Piano scolastico per la didattica digitale integrata (DDI).
Perché il Piano
Le “Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata” hanno chiesto l’adozione, da parte delle istituzioni scolastiche, di un Piano affinché le scuole siano pronte “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”.
Il presente Piano, che ciascuna scuola ha già adottato per l’a.s. 2020/2021, contempla la DAD non più come didattica d’emergenza ma didattica digitale integrata che prevede l’apprendimento con le tecnologie considerate uno strumento utile per facilitare apprendimenti curricolari e favorire lo sviluppo cognitivo.
In tale prospettiva compito del docente è quello di creare ambienti educativi che siano adeguati e capaci di:
- incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
- favorire l’esplorazione e la scoperta;
- alimentare la motivazione degli alunni;
- attuare interventi adeguati nei riguardi di alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento e Bisogni Educativi Speciali;
- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere;
- valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni.
La DDI in particolare nelle situazioni di emergenza che non rendono attuabile l’accesso fisico alla scuola degli alunni e, talvolta, anche dei docenti, sostituisce, a distanza, la didattica d’aula in presenza.
Cosa promuove il Piano e cosa fare in caso di DAD
Il Piano per la Didattica Digitale Integrata promuovere:
- l’omogeneità dell’offerta formativa;
- la realizzazione di attività volte allo sviluppo delle competenze digitali degli alunni;
- il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
- l’attenzione agli alunni più fragili;
- Informazione puntuale, nel rispetto della privacy.
Gli alunni fragili
Gli alunni che presentino fragilità nelle condizioni di salute, opportunamente attestate e riconosciute, saranno i primi a poter fruire della proposta didattica dal proprio domicilio, in accordo con le famiglie.
Le applicazioni per la DaD
I principali strumenti di cui si avvale la Didattica a Distanza sono in generale:
- Registro Elettronico
- G-Suite for Education – L’account collegato alla G Suite for Education consente l’accesso alle email ed alle app utili alla didattica, come ad esempio Google Classroom, Google Drive, Google Meet.
Estensioni
Ai servizi di base della G Suite for Education possono essere affiancate delle estensioni:
- Equatio – Software per una migliore scrittura dei simboli matematici all’interno degli strumenti di G Suite for Education.
- Read &Write – Software di alfabetizzazione amichevole per supportare gli alunni nella lettura, scrittura e ricerca.
- Nearpod – Estensione di Google Slides gratuita per creare lezioni multimediali interattive.
- Screencastify – Estensione gratuita per registrare lo schermo del computer e la propria voce. Ideale per fornire istruzioni o presentare concetti ed idee.
- Edpuzzle – Piattaforma per inserire domande aperte o a scelta multipla autocorrettive all’interno di un qualsiasi video, rendendolo di fatto interattivo.
- Kahoot – Creazione condivisione di quiz interattivi che sfruttano i dispositivi degli Alunni o quelli della scuola in un’ottica di gamification.
- Canva – Creazione e condivisione di infografiche, immagini e poster digitali.
- Book Creator Strumento semplice per creare fantastici libri digitali.
Finalità Educative e Didattiche della DAD
Scrive la coordinatrice per la Primaria dell’Istituto Maria Consolatrice di Torino Laura Diamante che “come riconosciuto nella Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dal Ministero dell’Istruzione (nota n.388 del 17 marzo 2020), l’Istituto si impegna a garantire il diritto all’istruzione anche nei momenti di emergenza e criticità; a mantenere viva la comunità di classe, di scuola e il senso di appartenenza, combattendo il rischio di isolamento e di demotivazione; a mantenere costante il percorso di apprendimento e a sostenere il bambino nella costruzione armonica del sé e sviluppare al meglio la sua personalità, i suoi talenti e le capacità fisiche e mentali”.
Obiettivi e Strategie
Un’idea di quelli che sono, in questo nuovo anno scolastico, gli obiettivi principali, la possiamo desumere dal documento stilato dall’Istituto Maria Consolatrice di Torino che definisce la DAD come la scelta unica in grado “di mantenere un contatto con studenti e famiglie per proseguire la relazione educativa, sostenere la socialità e il senso di appartenenza e garantire la continuità didattica e il diritto all’istruzione, per consentire il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento delle Indicazioni Nazionali. Si privilegerà l’aspetto dell’ascolto, della relazione e della vicinanza, quale importante riferimento emozionale, in grado di sorreggere motivazione, fiducia e senso di appartenenza”.